Il dissacrante comico e regista Ricky Gervais, intervistato dal New York Times, ha criticato le celebrità e il loro comportamento durante la quarantena imposta dall’emergenza coronavirus.
Il comico inglese Ricky Gervais, famoso per il suo umorismo caustico e per il suo esplicito disprezzo dell’ipocrisia di certi suoi colleghi, ha criticato il comportamento di alcune star durante questi giorni di lockdown in tutto il mondo. Ecco cosa ha detto.
Ricky Gervais contro le prediche delle star
Ricky Gervais ha commentato così la situazione attuale: “Non ho nulla in contrario all’essere famoso. Però penso che la gente si sia stufata delle prediche. Adesso le celebrità pensano: Il pubblico ha bisogno di vedermi, non può andare al cinema e devo inventarmi qualcosa. E quando li guardi negli occhi ti rendi conto che, anche se stanno facendo una buona azione, pensano: Quanto sono bravo, potrei piangere”.
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L’intervista al New York Times
Nell’intervista rilasciata al New York Times, Gervais ha anche parlato del suo orientamento politico: “Cosa c’è di destra nel prendere per i fondelli i più ricchi e le aziende più potenti del pianeta? Se ho dei followers che aderiscono a credi di estrema destra, molto probabilmente non sono atei come me, non apprezzano il mio linguaggio, e non concordano con la mia opposizione alla caccia come divertimento”. Gervais è stato intervistato dal celebre quotidiano americano in occasione del debutto su Netflix della seconda stagione di After Life, la serie scritta ed interpretata da lui, incentrata su di un uomo che, dopo aver pensato al suicidio, decide di continuare con una vita diversa da quella a cui era abituato.
I prossimi lavori
Ricky Gervais è produttore esecutivo e doppiatore del film d’animazione La famiglia Willoughbys, che ha debuttato solo qualche giorno fa su Netflix, in cui presta la voce ad un gatto. Il comico britannico ha in cantiere anche un nuovo spettacolo di stand-up comedy che sarà disponibile prossimamente sulla piattaforma di streaming.
