Giorno della Liberazione, a Genova lapidi dei martiri imbrattate con svastiche

Questa notte, a Genova, sono state imbrattate con delle svastiche le lapidi simbolo della lotta alla Liberazione d’Italia. Sul caso indagano ora i carabinieri locali.

genova svastiche - liberazione
foto via Il Secolo XIX

Nella giornata di oggi, 25 aprile, è stato perpetrato un gesto vandalico contro la ricorrenza della Liberazione. Secondo quanto riportano le fonti ufficiali, questa notte in quel di Genova le lapidi dedicate ai Martiri del Turchino, a Mele, e quella dedicata ai Combattenti partigiani di Ceranesi sono state imbrattate con tre svastiche.

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Per quanto riguarda le prime due, si tratta delle lapidi posizionate all’interno della galleria del Turchino, a Mele, sulla strada provinciale 456. Questi due monumenti sono rispettivamente all’ingresso e all’inizio del tunnel, e sono state realizzate in memoria dei partigiani uccisi nel 1944. Sulla vicenda stanno ora indagando i carabinieri locali, intenti a risalire al fautore – o ai fautori – del barbaro atto. Nel frattempo i segni sono stati già rimossi dagli addetti delle amministrazioni comunali.

galleria del Turchino
galleria del Turchino, Mele

Atti vandalici di stampo nazifascista

Il gravissimo atto avvenuto questa notte, e ispirato chiaramente alle ideologie neofasciste e neonaziste, è stato però preceduto da altri sfregi vandalici simili già nella giornata di ieri, in Emilia Romagna. Come riportano i media locali, infatti, proprio alla vigilia del 25 sono comparse delle svastiche sui muri e sul selciato nei pressi del Municipio di Cavriago, nel Reggiano. Un paesino, questo, che tra l’altro ospita anche il busto di Lenin, un “ricordo di una convinta fede nel Socialismo” – spiega il segretario uscente Pd Andrea Costa. Nel vandalismo generale, poi, è stata imbrattata anche un’auto della polizia municipale.

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Sulla faccenda si è espresso anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Vorrei che gli autori di questo ignobile gesto, fossero costretti a venire con me domani al Sacrario dei Caduti di Marzabotto e a fissare uno ad uno i volti e i delle centinaia di vittime innocenti trucidate dai nazifascisti. Tra queste, anche tanti bambini“.

https://www.facebook.com/stebonaccini/posts/2936326169737594

 

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