Antonio Tajani è stato intervistato dai giornalisti di Sky TG24, sia sulla questione Mes che sull’appoggio da parte di FI alle manovre messe in atto dal governo Conte per far fronte all’emergenza coronavirus.
Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, è intervenuto a “L’intervista” di Maria Latella su Sky TG24, spiegando come il partito, sebbene non intenda sostenere il governo Conte e rimanendo ben saldo, dunque, all’opposizione, stia comunque lavorando con la maggioranza per l’interesse del Paese, soprattutto per ciò che concerne il Mes.
“Noi siamo all’opposizione e non intendiamo sostenere il governo Conte. Stiamo lavorando soltanto nell’interesse dell’Italia, questo non significa sostenere un governo di sinistra al quale noi siamo alternativi”, ha infatti esordito Tajani. E prosegue: “Siamo favorevoli al Meccanismo europeo di stabilità perché sono 37 miliardi di euro utili senza condizionalità, ma questo non significa essere a favore del governo”.
“Come non significa essere a favore del governo non aver votato sull’ordine del giorno della Meloni. Siamo all’opposizione e intendiamo rimanerci. Non c’è alcun dubbio e non c’è nessuna ipotesi, lo escludo nella maniera più assoluta. Siamo alternativi al governo di sinistra. Anzi, la nostra scelta a favore del Mes ha messo in grave difficoltà la maggioranza“, sottolinea poi l’esponente FI.
In merito al Mes, tuttavia, pare ci siano state delle crepe nelle colazione, anche Tajani comunque rassicura: “Il centrodestra c’è ancora, non ci dividiamo per una questione sul Mes. Siamo una forza ancorata al centrodestra, siamo alleati di Lega e Fdi, ma lo coalizione non si fonda sul Mes”.
Mes sì, ma Def no. Almeno questa è la posizione dell’esponente FI, che sempre contestualmente all’intervista di Sky TG24 ha chiarito: “La questione Def mi pare un periodo ipotetico dell’irrealtà, dove si sta facendo il contrario di ciò che si dovrebbe fare. Troppe tasse. Vediamo sullo scostamento se verranno accolte le nostre richieste, ma non mi pare che il governo vada in questa direzione. Sullo scostamento si può ragionare, sul Def no“.
Per poi smentire, tra l’altro, le voci che vedevano FI votare la sfiducia individuale al ministro dell’economia Gualtieri annunciata dalla Lega. “Non abbiamo mai votato una sfiducia individuale, ci sono dubbi sulla costituzionalità, non è una questione politica”, ha infatti sottolineato Tajani.
Smentita, inoltre, anche la presunta telefonata tra Conte e Berlusconi. “Abbiamo parlato io e Conte in occasione degli incontri del governo con le opposizioni”, spiega infatti Tajani. E prosegue: “Da parte di Conte c’è stata molta disponibilità formale ma, al di là delle buone intenzioni, non ci sono stati atti concreti. Infatti, il governo ha messo la fiducia, senza accettare le nostre proposte“.
Forse anche per questo, allora, per l’europarlamentare rimane “auspicabile un governo diverso“, “voluto dal popolo”, dopo che questo periodo di stasi arrivi a una sua conclusione. “Ora c’è l’emergenza coronavirus”, spiega infatti il vicepresidente FI, ma “appena risolta l’emergenza, parleremo della questione del governo. Servirà un altro governo“. Bocciato, dunque, un possibile appoggio futuro all’esecutivo Conte.
Nel frattempo, però, l’esponente non manca di lasciare un messaggio atto a celebrare la festa nazionale del 25 aprile su Twitter. “Onore ai combattenti per l’Italia. Ricordiamo il sacrificio di tanti militari caduti per la libertà. Dai granatieri di porta San Paolo ai parà della Nembo”.
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