Coronavirus, New York: morta bimba di 5 mesi

Coronavirus, una bimba di 5 mesi è morta a New York, Jay Natalie. E’ una delle vittime più giovani della pandemia da coronavirus. 

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(Foto di Rodrigo Buendia, da Getty Images)

La pandemia da coronavirus non si arresta, soprattutto negli Stati Uniti, e oggi ha fatto un’altra giovanissima vittima: una neonata di 5 mesi, figlia di un vigile del fuoco. La bimba è morta a New York, ed è una delle vittime più giovani della pandemia da coronavirus. Si chiamava Jay Natalie, e ha lottato a lungo: è morta dopo un mese di trattamenti in un ospedale del Bronx. Era stata ricoverata il 21 marzo. Sintomi: febbre alta. E ad aggravare la situazione, i suoi problemi cardiaci. La bimba quindi si aggiunge agli altri già registrati dalle autorità sanitarie federali degli Stati Uniti. Secondo le autorità sanitarie a partire dal 2 aprile scorso sono morti tre bambini tra un anno e 14 anni. Per quanto riguarda lo Stato di New York, attualmente rimane l’epicentro della pandemia: oltre 260.000 persone infette e oltre 20.000 morti.

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Jay Natalie La Santa era figlia di 5 mesi del vigile del fuoco di New York Jerel La Santa e della moglie Lindsey La Santa. La bambina era stata soprannominata “principessa guerriera”. Il motivo dell’appellativo è da rintracciare nel coraggio con cui ha combattuto contro il coronavirus. Per la bimba è stato organizzato un funerale virtuale su Facebook previsto per il 2 maggio. “Era molto esuberante. Era un angioletto con il sorriso più bello”, ha detto la nonna, Wanda La Santa, in una intervista telefonica alla NBC News.

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(Foto di Rodrigo Buendia, da Getty Images)

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La bimba era stata sottoposta a tampone, che aveva dato esito negativo. Tuttavia la febbre alta persisteva. Da lì un secondo tampone. Questa volta positivo. “Non abbiamo idea di come abbia contratto la malattia“, ha detto ancora la nonna. Il vero peggioramento è avvenuto dopo i primi 16 giorni: la bambina rispondeva agli imput dei medici, ma i dottori hanno optato per il coma indotto a causa dei problemi cardiaci della bambina. Il 4 aprile scorso è stata intubata. Nel giro di una settimana “aveva ancora la febbre ma sembrava che i suoi polmoni si stessero riprendendo”, ha detto Wanda. Il 20 aprile un barlume di speranza per la famiglia: gli era stato detto che la piccola era ad un passo dalla guarigione. Poi il peggioramento improvviso: “Nel giro di pochi minuti ha cominciato a respirare male, non aveva più polso ed è andata in arresto cardiaco”.

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Ora la nonna avverte: “Se racconto il dramma che sta vivendo la mia famiglia è per far sì che altri prendano seriamente questo virus, non si scherza con lui. Mia nipote ha combattuto per più di un mese in ospedale. Ha dato tutto ma purtroppo non ce l’ha fatta”. Attorno alla famiglia si stringe anche il cordoglio dei vigili del fuoco di New York City. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia La Santa in questo momento tragico. Una delle esperienze peggiori per un genitore è quella di perdere un figlio. Addio principessa Guerriera, come la chiamava il papà”, si legge in una nota.

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