Usura ed estorsione nel napoletano: arrestato imprenditore

Arrestato imprenditore nel napoletano: praticava usura ed estorsione. L’imprenditore è stato bloccato dalla Guardia di Finanza, che ha proceduto anche al sequestro di 320mila euro.

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(Foto di Miguel Medina, da Getty Images)

Arresto nel napoletano, più in particolare a Torre Annunziata: la Guardia di Finanza ha arrestato un imprenditore di Castellammare di Stabia (Napoli). L’accusa è di aver praticato usura ed estorsione ai danni di un commercialista della costiera sorrentina. In atto anche il decreto di sequestro per un totale di 320mila euro. A emettere i provvedimenti cautelari è stato il Gip di Torre Annunziata. Il Gip ha preso la decisione al termine delle indagini condotte dai finanzieri della Tenenza di Massa Lubrense coordinate della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

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(Foto di Miguel Medina, da Getty Images)

L’imprenditore sarebbe gestore di un distributore di carburanti a Santa Maria la Carità, nel napoletano. Secondo gli investigatori l’imprenditore avrebbe chiesto al commercialista interessi altissimi per un prestito da 65mila euro. Gli interessi sarebbero stati addirittura del 60%. Il prestito era avvenuto nel 2013. La vittima, oltre ad aver subito minacce e percosse, avrebbe restituito all’imprenditore un totale di circa 300mila euro. Le modalità della restituzione sarebbero state due, prevalentemente: assegni in bianco e contanti. In altre occasioni venivano invece “prelevate” di forza dal portafogli del commercialista, ormai sul lastrico. Poi una serie di minacce che avrebbero costretto il commercialista a vendere l’abitazione in cui vivono i genitori. E ancora, l’obbligo ad assumere la moglie senza che quest’ultima lavorasse. Un’assunzione dal valore di 40mila, pagato dal commercialista.

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Le perquisizioni a casa dell’imprenditore sono state effettuate dai finanzieri guidati dal tenente colonnello Agostino Tortora e coordinati dal facente funzioni di procuratore di Torre Annunziata Pierpaolo Filippelli. Durante le perquisizioni gli agenti hanno trovato 33mila euro in contanti, sequestrati insieme con le quote societarie del distributore, computer e telefoni cellulari.

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