In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, patrocinata dall’Unesco, ricordiamo cinque tra i migliori adattamenti cinematografici di romanzi celebri.
La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, nota anche, in maniera più poetica, come Giornata del libro e delle rose, è un evento patrocinato dall’UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. Si festeggia ogni anno il 23 aprile. Per l’occasione, ecco cinque tra i migliori adattamenti cinematografici di celebri romanzi.
Il Conformista è un film del 1970 diretto da Bernardo Bertolucci e tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Quando Bertolucci era in trattative per dirigere il film non aveva ancora letto il libro, che gli era stato raccontato dettagliatamente dalla sua compagna di allora, Maria Paola Maino. Bertolucci lesse il romanzo dopo aver ottenuto un accordo con la produzione e in un mese scrisse la sceneggiatura. Il direttore della fotografia del film è Vittorio Storaro, che aveva già lavorato alla Strategia del ragno. Uno dei lavori migliori di entrambi.
Non c’è nulla di più difficile dell’adattare un grande classico della letteratura del passato senza risultare noiosi o pedantemente didascalici. Nel 1995 decise di adattare per il grande schermo il romanzo Ragione e Sentimento di Jane Austen. Il film rende giustizia alla scrittura acuta, divertente e sarcastica dell’autrice britannica. Vero fiore all’occhiello del film è certamente il cast, capitanato da Emma Thompson (che si occupò anche della sceneggiatura) e Kate Winslet nei panni delle due sorelle Elinor e Mariam.
Il film distopico del 2006 diretto da Alfonso Cuarón, con protagonisti Clive Owen e Michael Caine, ha fondato un nuovo modo di intendere l’azione e il piano sequenza al cinema. Il film, ad oggi considerato un vero e proprio modello per regia e per narrativa, si basa sull’omonimo romanzo di P.D. James, da cui riprende il mondo grigio, oppressivo ed incolore in cui si svolge la vicenda. Uno di quei rari casi in cui la trasposizione cinematografica di un libro sfrutta il mezzo audiovisivo per guadagnarne in forza e potenza.
Uno dei film (giustamente) più acclamati di Paul Thomas Anderson, Il Petroliere, si ispira al romanzo Petrolio! di Upton Sinclair. Pubblicato tra il 1926 e il 1927, il libro è una satira sociale sugli anni appena successivi allo scandalo del Teapot Dome. Anderson prende solo le prime 150 pagine di quel libro e ne fa uno dei migliori lavori della sua carriera. Il film, dedicato alla memoria del grande cineasta Robert Altman, è reso indimenticabile da una fenomenale interpretazione di Daniel Day-Lewis, che gli valse il suo secondo Oscar (su tre).
Il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino segue a modello e con eleganza il romanzo omonimo di André Aciman, ma trova la sua ispirazione cinematografica nella filmografia di Bernardo Bertolucci. Guadagnino fa del libro di Aciman il manifesto per un cinema “epidermico”, che comunica quello che ha da dire attraverso il corpo dei propri attori.
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