Coronavirus: la Porsche si schiera a favore dei coronabond

Il capo economico della Porsche, Lutz Meschke, ha dichiarato a uno dei più importanti quotidiani tedeschi che l’azienda automobilistica è a favore dei coronabond.

Il capo economico del gruppo automobilistico Porsche, Lutz Meschke, ha rilasciato un’intervista al Süddeutsche Zeitung (Sz), uno tra i più importanti e diffusi quotidiani tedeschi e ha dichiarato che l’azienda si schiera a favore dei coronabond e della solidarietà europea, al fine di tenere unita l’Europa. “Se non ci mostriamo solidali, l’Europa è perduta. I titoli del debito comune europei sono urgentemente necessari adesso, sarebbe un segnale chiaro che l’Europa nella crisi resta unita“, ha affermato Meschke.

I coronabond sono delle obbligazioni emesse per fronteggiare le spese economiche che gli Stati stanno affrontando per tentare di tenere sotto controllo la diffusione dell’epidemia di Coronavirus. La loro emissione serve per due tipi di spesa: le spese sanitarie, necessarie per finanziare ospedali, personale sanitario, ricerca, acquisto di macchinari per le terapie intensive e dispositivi di protezione dal contagio, quali guanti, mascherine, tute e altro; e spese necessarie per poter rilanciare l’economia, messa in crisi dalle misure restrittive e dai lockdown adottati dagli Stati, che hanno ridotto all’essenziale le attività produttive. Si corre il rischio, infatti, che l’economia europea possa entrare in recessione, dopo la chiusura obbligata di bar, ristoranti, negozi, palestre, fabbriche, studi professionali e la riduzione allarmante dei trasporti nazionali e internazionali, come le compagnie aeree e ferroviarie. Proprio per far fronte a questi due ordini di spesa, i governi europei devono mettere in circolazione massicce dosi di denaro. Ma visto che non tutti gli Stati hanno la stessa capacità e possibilità di spesa, i coronabond potrebbero essere lo strumento per raccogliere parte del denaro necessario a far ripartire le economie europee e dare un aiuto ai divresi settori al momento in crisi.