Il Presidente del Consiglio dei Ministri alle ore 20:15 sarà in diretta streaming da Palazzo Chigi per parlare del MES e dell’emergenza del Coronavirus a pochi minuti dalla chiusura del Consiglio Europeo.
Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato. Un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri, oggi segna una tappa importante: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico.
La Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico.
A breve vi fornirò maggiori dettagli in conferenza stampa.
Servono 1500 mld. Necessario garantire parità condizioni a Paesi. “L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.550 miliardi e dovrebbe garantire prestiti a fondo perduto ai Paesi membri. I prestiti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrica”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il
premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo.
Ci sia chiaro mandato alla Commissione europea. “Dovremmo dare chiaro mandato alla Commissione europea di preparare il più presto possibile una concreta proposta per il Recovery Fund, fornendo un ‘ponte’ per anticipare le risorse quest’anno”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio Ue.”L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”.
“L’emergenza sanitaria è diventata molto presto emergenza economica e sociale. Ma noi ora stiamo affrontando anche un’emergenza politica”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo.
Non si tratta di altruismo, ma di preservare mercato europeo. “Dovremmo rivedere il concetto di altruismo non solo nel senso di altruismo ma anche nel senso di un concetto meno romantico, quello della ‘comunità di interessi’: noi stiamo lavorando per preservare il mercato interno e in questa prospettiva non ci sono differenze tra Nord e Sud dell’Europa”.
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