Le ipotesi sul tavolo: per l’apertura di bar e ristoranti bisognerà aspettare la metà del mese; ci si potrà spostare ma solo nella propria regione.
L’Italia riprende fiato dopo quasi 2 mesi di isolamento: il 4 maggio si potrà tornare a circolare. Dovrebbero ripartire i settori manifatturieri e delle costruzioni oltre ad alcuni esercizi commerciali. Per bar e ristoranti bisognerà attendere ancora un po’. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nella videoconferenza con le parti sociali (Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confapi, Confimi, ReteImprese, Alleanza Cooperative, Ance) sulla fase due che si è tenuta nel pomeriggio. Il capo del Governo ha chiarito che ci sarà un allentamento delle misure restrittive ma non del tutto. I controlli non cesseranno il loro lavoro. Ci sarà un allentamento, non un cambiamento delle carte in tavola: «sarà fondamentale, in questa fase, rafforzare il protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro già approvato nel marzo scorso e completare queste prescrizioni anche con riferimento alle attività del trasporto e della logistica».
Sembra in dirittura di firma l’autorizzazione all’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. L’ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite date, ma un’ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall’11 maggio, la ristorazione dal 18. Così come sta avvenendo in Cina dove i ristoranti permettono solo l’asporto. Si potrà inoltre viaggiare ma sono nell’ambito della propria regione. Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal 4 maggio e dovrebbe farlo tra venerdì e sabato. A breve tutto il piano dovrebbe essere reso noto alla popolazione.
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Conte ha fatto sapere: «Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio», previsti, quindi, distanziamento sociale e mascherine; potenziamento di servizi di prevenzione e rsa; Covid Hospital in tutte le Regioni; tamponi e test sierologici; teleassistenza e mappatura dei contagi con la App Immuni. Si potrà girare, ma sempre controllati.«Dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato» ha detto Conte al Senato.
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