Sarebbe dovuto uscire domani, giovedì 23 aprile, Tre Piani, il nuovo film di Nanni Moretti, ma slittato a data da destinarsi a causa dell’emergenza Coronavirus che ha costretto il governo a chiudere le sale cinematografico. Di cosa parlerà il film e quando lo vedremo?
“Domani sarebbe dovuto uscire il mio ultimo film, Tre piani di Nanni Moretti. E invece…”. A dirlo è l’attrice Margherita Buy, intervenendo nella maratona streaming “Cosa ci dice la terra”, organizzata da National Geographic per celebrare il 50esimo Earth Day. Il film era tra i papabili per il Festival di Cannes 2020, anch’esso saltato a causa dell’emergenza Coronavirus. Quando vedremo il nuovo film di Moretti?
Tre Piani | il nuovo film di Nanni Moretti
Tra i film protagonisti al Lido di Venezia il prossimo settembre per la Mostra del Cinema (la cui organizzazione procede normalmente, come dichiarato dagli organizzatori) ci potrebbe essere anche Tre piani, il nuovo lavoro di Nanni Moretti, inizialmente atteso al Festival di Cannes 2020 (che invece non si farà). Il film, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, avrà come protagoniste tre famiglie che abitano in uno stesso condominio apparentemente tranquillo, dove la quiete regna sovrana e le piante adornano elegantemente la palazzina. Ma dietro le porte blindate dei singoli appartamenti la vita dei condomini non è per nulla serena, tra problemi di coppia e famiglie dilaniate da aperti contrasti. Nonostante le tre famiglie protagoniste abitino su piani diversi del palazzo, le loro vite finiranno inevitabilmente per incrociarsi. Nanni Moretti ha scelto come interpreti principali del film, oltre a se stesso, Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi e Francesco Brandi.
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Il libro di Eshkol Nevo
Tre Piani è il primo film di Nanni Moretti diretto senza partire da un suo soggetto originale. Alla base della storia del film, infatti, c’è il romanzo omonimo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. Ma se le tre famiglie del romanzo abitano in un edificio borghese di Tel Aviv, il regista ha deciso di trasportare la vicenda in quella che ha definito “una generica città italian”” (ma le riprese si sono svolte a Roma, in un palazzo d’inizio Novecento del quartiere Prati). Nonostante il cambio di location, Moretti ha dichiatato di aver mantenuto nella sua sceneggiatura, scritta assieme a Federica Pontremoli e Valia Santella, lo spirito del romanzo di partenza, concedendosi comunque la libertà di apportare dei cambiamenti sostanziali all’intreccio e facendo convergere le tre storie di vita quotidiana raccontante nel film più di quanto non avvenga nelle pagine del libro.
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Il ruolo della psicanalisi
I “tre piani” a cui fa riferimento il titolo del film sono metaforicamente i tre livelli nei quali Freud ha diviso l’apparato psichico dell’uomo, quelle che oggi sono note come istanze freudiane della personalità. Così il personaggio di Scamarcio, impulsivo e convinto che qualcosa di tremendo sia accaduto alla sua bambina è la rappresentazione dell’Es , ovvero le pulsioni più basilari, quello della Rohrwacher, che interpreta una madre che da sola deve accudire un figlio appena nato, è l’Io, ciò che media tra l’istinto e la razionalità, mentre il personaggio di Moretti, un severo giudice, è l’emanazione del Super Io, quell’area psichica deputata al controllo.