Il senatore del Partito Democratico parla della solidità di questo Governo. “Si deve lavorare per rafforzarlo, ma il Movimento 5 Stelle ha posizioni oscillanti”, ha detto Zanda.
Luigi Zanda concorda con la posizione presa da Giuseppe Conte, a proposito del Mes. Il premier ha parlato nella giornata di ieri a Montecitorio, facendo capire che sarebbe un errore respingere il Fondo Salva-Stati, ovviamente con determinate condizioni. Il senatore del Partito Democratico ha detto la sua ai microfoni di Huffington Post, esprimendo dunque parere sulla stessa lunghezza d’onda del Partito Democratico. “Ho ascoltato quello che Conte ha detto e cioè che sarebbe un torto respingere il Mes e concordo su questa posizione”, ha dichiarato Zanda.
Una posizione, quella di Conte, che cozza con quanto è stato dichiarato nelle precedenti uscite pubbliche. Zanda prova a motivare tutto, facendo capire che in questo momento è necessario fare di necessità virtù. “Questo governo è nato per impedire le elezioni anticipate e per troncare le aspirazioni autoritarie di Salvini. Poi, all’improvviso, si è trovato a gestire la più grave crisi sanitaria, politica, economica e sociale degli ultimi 70 anni. Da questa premessa fa capire anche le differenze di opinioni di partiti che hanno visioni molto diverse e in qualche caso persino opposte”.
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Tra le altre cose, Zanda non vuole nemmeno pensare a un Governo che esca indebolito da questa crisi che è pesante sotto tanti aspetti. Per questo motivo si augura che tutte le forze di maggioranza stiano dalla parte di Conte fino alla fine. “Penso che in una crisi di questa violenza si deve lavorare per rafforzare il governo e non per indebolirlo. Guardi, io sono un senatore di maggioranza e il mio sostegno a Conte è fuori discussione. Ho apprezzato la relazione sulle misure adottate. E devo dire che il presidente Conte ha fatto anche bene ad essere evasivo sul Consiglio europeo perché, nella trattativa, deve avere libertà di movimento”.
Tuttavia, il senatore del Pd sostiene che il Movimento 5 Stelle non sembra avere le idee molto chiare in ottica comunitaria. “Il Pd crede nell’Europa – dichiara Zanda – e nei suoi strumenti senza alcun tentennamento mentre i Cinque stelle sull’Europa in un passato recente avevano opinioni molto distanti. E oggi hanno posizioni oscillanti. Io sono per una Europa federale e per gli Stati uniti d’Europa, non so se qualcuno tra i dirigenti del Movimento ha la mia stessa opinione”.
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Dunque il senatore Zanda spinge per una compattezza tra le forze del Governo. In ogni caso, non è facile capire se sarà questo l’esecutivo che proseguirà anche dopo l’uscita dalla crisi sanitaria: “Vedo tutte le difficoltà della fase. Ma vedo anche quali pasticci ha combinato il governo inglese, quali pasticci ha combinato Trump, vedo le difficoltà spagnole, francesi e quindi prima di rispondere a una domanda come quella sulla idoneità del governo a gestire la ripresa, vorrei ascoltare il capo del governo che espone la sua visione del futuro del paese e attraverso quali misure vuole far risorgere l’Italia. Io sostengo questo governo. E dico che se dovesse cadere l’unica alternativa sono le elezioni. Altre strade non ci sono”.
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Infine, anche Zanda rivolge un attacco senza mezze misure nei confronti di Matteo Salvini. Ancora una volta il senatore leghista ha attaccato Conte, senza però sembrare di fornire delle alternative all’attuale operato del Governo. Il piddino dice così: “Personalmente vedo Salvini in grandissima difficoltà. Ho ascoltato interventi in Aula senza nessuno spessore, come se si trovasse spaesato lontano dal Viminale. E penso anche che l’opinione pubblica si renda conto che il problema è molto serio e non si può lasciare il governo a persone che pensano che il virus si possa fermare con un decreto del ministro dell’Interno Salvini”.