Secondo la virologa Ilaria Capua esistono concrete possibilità per una seconda forte ondata di coronavirus in autunno. “Fondamentale avere un quadro sulla popolazione, dati su immunità aiuterebbero”
La partita tra virologi prosegue. In televisione le ospitate del ‘fronte pessimisti’ sono sempre state in maggioranza. Ieri sera è toccato alla virologa Ilaria Capua, ospite della trasmissione DiMartedì, ricostruire un quadro in miglioramento a una manciata di giorni dall’avvio della fase2. Lo spauracchio coronavirus, però, tiene in apprensione quando si parla di seconda ondata. E’ prevedibile un ritorno massiccio del virus in autunno? “Potrebbe esserci – spiega Capua – specialmente se la cosiddetta immunità di gregge non è in grado di arginare la diffusione del virus.
Sostanzialmente, stiamo cercando di arrivare a far circolare il virus sotto traccia, come era all’inizio. Possiamo cercare di rallentare il contagio osservando le misure e controllare l’immunità di gregge”. Sono le parole della virologa Ilaria Capua a DiMartedì. “Spero si arriverà ad un equilibrio in cui l’immunità di gregge rallenterà ulteriormente la circolazione. Per l’autunno, in particolare in alcuni parti d’Italia e del mondo in cui il virus non ha circolato molto, credo ci possano essere recrudescenze, anche importanti. Per questo è importante avere un quadro della sieropositività della popolazione italiana”.
“Virus cambiato? Non è possibile tirare le somme in tal senso”
Un’altra domanda che gli italiani si pongono spesso è: possibile che il virus sia mutato? “Non abbiamo ad oggi informazioni in questa direzione – replica Capua – Ci sono 10mila sequenze, di cui 40 italiane. Molti colleghi si interrogano per quale motivo queste sequenze italiane non vengono pubblicate, bisogna studiarlo da tutte le angolazioni per essere più rapidi e combatterlo con maggiore efficacia”.
“In questo momento – ha concluso Capua parlando del coronavirus – le nostre armi a disposizione sono il distanziamento sociale e la responsabilità. Bisogna tenere sotto controllo questo virus continuando a mantenere la massima allerta, senza accelerazioni o improvvisi ritorni alla normalità. Il contagio va ancora ulteriormente rallentato”.
Sulla possibile seconda ondata, sono molto più espliciti gli americani. Kevin Warsh, ex membro del US Federal Reserve e consigliere economico di George W. Bush, ha dichiarato che la pandemia sarà tra noi “per un tempo considerevole”. “L’economia degli Stati Uniti – come gran parte del resto del mondo – rischia di soffrire di una recessione considerevolmente più profonda e ampia di quella subita durante l’ultima recessione”, ha dichiarato in una intervista. Un altro allarme è stato infine lanciato da David Beasley, capo del World Food Programme (WFP), secondo cui “è necessaria una azione urgente per evitare una catastrofe” perché nei prossimi mesi il mondo rischia “una serie di carestie di proporzioni bibliche” a causa dell’emergenza Coronavirus, con poco tempo a disposizione per intervenire prima che milioni di persone muoiano di fame.