Entro la fine del mese verrà presentato il prossimo decreto legge, nel quale verranno esposte le linee delineate per il mondo della scuola ai tempi del coronavirus. Al momento, però, questo è ciò che sappiamo sulla fine dell’anno e sulle modalità di esame.
Sebbene negli altri Paesi europei si parla già di riapertura delle scuole in tempi brevi, in Italia il quadro della situazione – compromesso dai numeri del coronavirus – sarà molto diverso. Le scuole intese come luogo fisico, infatti, non potranno riaprire presto, per lo meno non per tutti gli studenti. La didattica a distanza (dad), dunque, è ancora l’unica opzione fattibile e sicura per poter garantire ai ragazzi e ai più piccoli il diritto all’istruzione.
Al momento sono ancora in corso d’opera i lavori della ministra Lucia Azzolina e del Governo, e ulteriori delucidazioni e comunicazioni ufficiali verranno rilasciate verosimilmente già con il prossimo “decreto aprile“, che verrà portato sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro la fine del mese. Ad ogni modo, ecco al momento tutto ciò che sappiamo sull’anno scolastico e su come verrà portato a termine per il 2019-2020.
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Coronavirus e Scuola, quando si tornerà in classe
Non è ancora stata comunicata nessuna data che possa garantire il rientro in classe agli studenti. Al momento la task force di scienziati, insieme alla ministra Lucia Azzolina, sarebbero intenzionati a interrompere fino a settembre le lezioni in presenza, che verranno dunque riprese contestualmente all’inizio del prossimo anno scolastico 2020/21. L’unica eccezione al momento considerata sarebbe quella che vedrebbe coinvolti i maturandi, che potrebbero dunque tornare in classe il 17 giugno per svolgere l’esame orale.
Il resto degli alunni, allora, tornerà tra i banchi di scuola a settembre, ma anche qui si pronosticano alcune condizioni. Secondo quanto proposto, infatti, i primi a rientrare saranno i ragazzi con debiti formativi, gli stessi che inizieranno le attività di recupero già a partire dal 1° settembre. Questa data, però, sebbene sia stata indicata nel decreto scuola potrebbe variare di regione in regione.
Ritorno in classe, però, significa garanzia di sicurezza per la salute degli studenti. La ministra sembra aver bocciato la possibilità di far tornare a scuola i ragazzi con le mascherine e i doppi turni, per questo si punterà sul distanziamento sociale. Ciò che si sta valutando al momento è infatti la possibilità di dividere ogni classe in sottogruppi e alternare così le lezioni a distanza con quelle in presenza.
E, proprio in merito alle lezioni a distanza, dato il panorama regalatoci controvoglia da questa epidemia, la dad sostituisce completamente la didattica in aula. Tant’è che chi colleziona insufficienze in questo periodo, rischia seriamente di riportarsele dietro ai recuperi di inizio settembre e di compromettere persino il voto della maturità nei casi delle ultime classi.
Esami e maturità ai tempi dei Coronavirus
Sfatato il “mito” del 6 politico. I ragazzi non verranno promossi a prescindere, e le insufficienze saranno assegnate a tutti coloro che non si applicano a dovere. Non caso, a settembre partiranno i corsi di recupero per chi ne avesse bisogno.
Diversa invece la questione degli esami di Stato, per la quale sì, tutti gli studenti verranno comunque ammessi (sia nel caso della maturità che per quelli di terza media), ma non si verrà promossi a priori. Le prove andranno tutte superate, pena la bocciatura. Ovviamente gli esami avranno modalità differenti rispetto al solito, che verranno chiarite tra qualche giorno nell’ordinanza della ministra Azzolina.
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Al momento, però, si parla di una tesina per gli esami di terza media come prova unica per gli studenti, e di solo una prova orale (nella quale verranno esposte tutte le materie) per i maturandi nel caso in cui non si riesca a tornare in aula entro il 18 maggio.
Nello specifico, poi, le commissioni degli esami di maturità saranno composte da membri esclusivamente interni, al di fuori del presidente, mentre per il calcolo del voto sappiamo che rimarrà comunque in centesimi. Data però la possibilità di dover svolgere solo una prova unica e orale, è ancora in fase di valutazione il criterio di assegnazione punti.