Coronavirus, Bagnai: “Conte deve rassegnare le dimissioni”

Secondo Bagnai, Conte sarebbe un esperimento malriuscito e dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni; ecco perché…

Coronavirus, Bagnai: “Conte deve rassegnare le dimissioni” – meteoweek

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Alberto Bagnai, economista e parlamentare italiano, ha chiesto la parola in Parlamento e poi non si è più fermato: “A questo punto la situazione è chiara: tutti vedono che chiunque sarebbe meglio di lei, signor primo ministro… Non so se, come alcuni dicono, il virus sia il risultato di un esperimento malriuscito. Lei certamente lo è… E con il massimo rispetto per il lavoratore da cui è sfuggito, mi preme dirlo che per l’igiene quella democrazia che lei così apertamente disprezza, è necessario che lei rassegni le dimissioni”; parole dure rivolte al premier Conte reo, secondo Bagnai, di non essere stato in grado di gestire l’emergenza sanitaria. Nel mirino i mezzi, secondo Bagnai, antidemocratici con cui Conte sta guidando un Paese e che lui stesso sembra voler giustificare con il fine ultimo della tutela della salute. L’economista chiede a gran voce le dimissioni del Premier nel pieno dell’organizzazione della fase 2 in partenza il 4 maggio.

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Bagnai contro Conte: ma lui sta organizzando la fase 2 – meteoweek

A chiedere a gran voce le dimissioni di Conte c’è Riccardo Molinari, alla Camera, che lo accusa di essere responsabile, con il governo, di molte morti. Secondo il parlamentare molti morti in Italia sarebbero vittime dell’ordoliberismo globalizzato, di austerità. Poi il capogruppo parla anche del Mes, criticando l’indecisione generale del governo che non riesce a prendere una posizione chiara in Europa. Per Molinari “Il Parlamento è stato esautorato del suo ruolo, sia dal punto di vista economico, che sanitario. Non farci votare oggi non è condivisione”. C’è da chiedersi ora che ruolo dovrebbe assumere la politica in questo momento della storia del paese: se è il tempo di prendere decisioni strutturali, come le dimissioni del Premier, o di concentrarsi esclusivamente sulla pandemia che sebbene porti numeri rassicuranti, continua a mietere vittime in tutte le generazioni. Il numero dei morti è in diminuzione ma c’è da chiedersi se verranno commessi errori nella fase strategica se il numero dei contagi non possa riprendere a salire nuovamente provocando un nuovo lockdown che sarebbe un’ulteriore stoccata alla nostra economia ormai logorata dalle chiusure.

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