Mentre l’Italia si appresta ad entrare nella cosiddetta Fase 2, dal fronte delle opposizioni arrivano accese critiche al Governo e al premier Conte, accusato da Cambiamo con Toti di “bypassare il Parlamento”.
Già il ministro Luigi Di Maio, intervistato proprio oggi dai giornalisti di Sky TG24, si era espresso in merito agli attacchi che stanno arrivando al premier Conte da diversi fronti, ammonendo il panorama politico e sostenendo che l’Italia sia “l’unico Paese in cui si cerca di buttare giù il Governo durante emergenza“, “in un momento in cui stiamo portando avanti una trattativa difficilissima e in un momento in cui il mondo è in lockdown“.
E proprio in questo clima, non a caso, il partito di Cambiamo con Toti ha divulgato una nota ufficiale, firmata a più mani, che prende di mira il modus operandi del Presidente del Consiglio.
“Una democrazia parlamentare come la nostra ha, nelle regole e nelle prassi, la capacità di fronteggiare le emergenze, con tempestività e mettendo a sistema tutte le competenze e le istanze dei cittadini”, prologa dunque il comunicato lanciato dal partito pervenuto alle penne dell’ANSA.
E poi prosegue: “Non è stato questo il modello scelto dal governo Conte che ha impostato una propria campagna personale sulla crisi. Decreti legge immodificabili dal Parlamento, documenti secretati e affollate task force: un sistema decisionale teso ad esautorare il Parlamento e a trasferire tutta la visibilità sul Presidente del Consiglio“.
Ma questo, secondo quanto viene sottolineato nella nota, “non è nei poteri del capo del governo“, che non può “ignorare la costituzione e bypassare le istituzioni parlamentari. Istituzioni che dovevano essere messe a conoscenza delle informazioni in base alle quali l’esecutivo ha preso le prime decisioni per ridurre il contagio e che dovrebbero essere coinvolte anche nell’elaborazione dei provvedimenti economici”.
“Non abbiamo dubbi sul fatto che se così fosse stato, oltre a misure più adeguate a sostenere famiglie e imprese, magari saremmo riusciti anche a essere più rapidi nell’intervento, considerato inoltre che alle porte di maggio ancora attendiamo il decreto aprile“. Così termina allora la nota, firmata dai membri dell’esecutivo e i parlamentari Nicola Benedetto, Stefano Benigni, Massimo Berutti, Pino Bicchielli, Manuela Gagliardi, Adriano Palozzi, Claudio Pedrazzini, Gaetano Quagliariello, Paolo Romani, Giorgio Silli, Alessandro Sorte.
Ma anche sulla pagina Facebook del partito, però, si sono già sollevate le critiche e infervorati i dissensi, con diversi post pubblicati che attaccano le manovre di Conte e del Governo.
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