È accaduto a Pinzolo, presso la chiesa cimiteriale. La polizia locale ha scoperto la riunione di dodici persone dopo una segnalazione anonima. I fedeli hanno violato tre restrizioni.
Una preghiera di gruppo, seppur un atto lodevole, di questi tempi è pur sempre contrario alle regole stabilite dal Governo in questi giorni di emergenza Coronavirus. Probabilmente non lo sapevano, oppure lo hanno fatto sapendo di sfidare le restrizioni, dodici persone di Pinzolo, in provincia di Trento. Questo gruppo di fedeli si è dato appuntamento, domenica scorsa, presso la chiesa cimiteriale della cittadina trentina. Con ogni probabilità, i dodici si erano radunati per un momento di preghiera, ma ad un tratto è arrivata la Polizia locale. Probabilmente, in questo caso alle forze dell’ordine è arrivata una vera e propria soffiata.
Una segnalazione anonima, infatti, è arrivata telefonicamente al 112, così gli agenti di polizia sono stati chiamati a intervenire. Qualche movimento strano era stato notato nei pressi della chiesa di San Virgilio. Così i poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno trovato un gruppo di persone di mezza età che stava pregando. Ognuno di loro era munito di mascherina e manteneva le distanze, ma questo non poteva bastare per risparmare loro la multa. Anche perchè, trovandosi all’interno della chiesa cimiteriale di Pinzolo, stavano venendo meno a tre restrizioni. I fedeli, infatti, avevano creato un assembramento, erano usciti di casa senza un comprovato motivo di necessità e si erano recati in un luogo come la chiesa, che era chiusa.
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Tra le altre cose, dopo le prime indagini si è scoperto che il comportamento dei dodici fedeli fermati era stato preparato scrupolosamente. Ognuno di loro, infatti, aveva deciso di muoversi a piedi, ovviamente non in gruppo, per non dare nell’occhio. In ogni caso, le indagini della polizia locale proseguono, soprattutto per risalire alla persona che ha avuto l’idea. Per ciascuno dei dodici fedeli beccati in chiesa, intanto, è scattata la sanzione per aver violato le restrizioni. Anche perchè, com’era abbastanza semplice da prevedere, nessuno dei soggetti sorpresi dagli agenti era munito della prevista autocertificazione per gli spostamenti.
Filippo Paoli, comandante della polizia locale di Pinzolo, fa capire quanto sia complicato convincere la gente a rispettare le restrizioni. “Per noi sta diventando molto difficile far rispettare i divieti, le persone sono stufe. Oltretutto con la riapertura di diverse attività le motivazioni addotte per gli spostamenti si sono moltiplicate. Anche per questo rivolgo un appello ai cittadini: cercate di resistere, abbiate un po’ di pazienza, anche nel rispetto di chi vorrebbe uscire ma resta a casa e rispetta le regole. Con iniziative come quella di domenica si rischiano di creare forti screzi nella comunità, tenete duro ancora qualche settimana”.