Alessandra Bagnoli, medico 62enne e capogruppo nel Consiglio comunale di Siena di Fratelli d’Italia è morta probabilmente a causa di un infarto.
C’è grande tristezza tra le fila di Fratelli d’Italia: è stata annunciata la scomparsa di Alessandra Bagnoli: medico 62enne e capogruppo nel Consiglio comunale di Siena. Non è morta a causa del coronavirus, né di un’altra malattia contro cui stava combattendo, le cause sono ancora ignote, probabilmente si tratta di un infarto. La Bagnoli era laureata in Medicina e Chirurgia nel 1984, e successivamente specializzata in Igiene e medicina preventiva, insegnava all’Università di Siena. Era stata autrice di numerose pubblicazioni, aveva svolto numerosi incarichi e dal 2001 fino ad oggi era stata Dirigente medico con l’incarico di direzione nella struttura semplice, Disciplina di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica. Una donna con una famiglia, energica e piena di interessi. Negli ultimi anni la donna negli ultimi anni aveva coltivato la passione per la politica, diventando una delle protagoniste della svolta senese sostenendo la candidatura a sindaco di Luigi De Mossi, conquistando il seggio in consiglio e diventando capogruppo di Fratelli d’Italia, al fianco di Giorgia Meloni.
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Su Facebook la leader del partito ha lasciato un messaggio di cordoglio: “Oggi ci ha lasciato Alessandra. Capogruppo di Fratelli d’Italia a Siena, una militante, una mamma, una combattente e una persona speciale. Sono vicina a tutti i suoi cari in questo momento difficile, a partire da suo figlio Michele. Grazie per aver lottato insieme a noi, non ti dimenticheremo“: un lutto doloroso in un momento molto difficile per il partito e per l’Italia stessa. La Bagnoli era un medico e oggi i medici sono in prima linea per la battaglia al coronavirus. Di battaglie poi lei, nella sua vita, ne aveva combattute parecchie: a poco più di sessant’anni, la dottoressa era la coordinatrice responsabile della rete aziendale delle vaccinazioni, per l’area di Siena, del Dipartimento di Prevenzione. Grande esperta di sanità pubblica, una vita trascorsa direttamente sul territorio. Riconosciuta da tutti per la sua professionalità e per le sue qualità umane, oggi non resta che un ultimo, triste, saluto.