“Garanzia Italia” è il nuovo strumento straordinario per sostenere la concessione di finanziamenti a causa del danneggiamento da Covid-19.
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In partenza finalmente “Garanzia Italia”, un nuovo utilissimo strumento che servirà a sostenere, attraverso la garanzia di Sace e la controgaranzia dello Stato, la concessione di finanziamenti alle attività economiche e d’impresa danneggiate dall’emergenza Covid-19, come previsto dal Decreto liquidità dell’8 aprile. Sarà un salvacondotto per tutti quelli che hanno visto la propria impresa annaspare a causa dell’emergenza sanitaria. La notizia migliore comunque è che le garanzie arriveranno in tempi brevi: per la “procedura semplificata” (dedicata alle imprese con fatturato inferiore a 1,5 miliardi e con meno di 5.000 dipendenti) e per tutti i finanziamenti di importo fino a 375 milioni avverrà entro 48 ore. Una vera salvezza. Con 200 miliardi di euro di garanzie di Stato, stanziati dal decreto Liquidità, Sace tende una mano alle imprese mediante garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, su finanziamenti concessi dagli istituti di credito per reperire liquidità.
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Per accedere servono requisiti semplici: la sede deve essere in Italia con destinazione dei finanziamenti richiesti verso stabilimenti italiani; non bisognava essere in difficoltà al 31 dicembre 2019, ma che ci sia stato un danneggiamento comprovato dal coronavirus, bisogna aver già utilizzato il Fondo Centrale di Garanzia fino a completa capienza. Sace fa inoltre sapere che il finanziamento garantito dallo Stato non potrà essere superiore al 25% del fatturato in Italia del 2019 come risultante dal bilancio, ossia dalla dichiarazione fiscale o al doppio della spesa salariale annuale in Italia per il 2019 ovvero da dati certificati se l’impresa non ha approvato il Bilancio. Il rilascio delle garanzie a favore delle banche, “già accreditate o che ne faranno richiesta, avverrà online attraverso il portale dedicato ‘Garanzia Italia’ sviluppato dalla Sace, dove gli istituti di credito potranno inserire le proprie richieste e ottenere le relative garanzie, controgarantite dallo Stato, in tempi brevi”. Le banche, aggiungono Sace e Abi, “dovranno fare un’istruttoria secondo quanto previsto dalla regolamentazione vigente sulla base di quanto dichiarato dall’impresa beneficiaria”. Ora non resta che fare richiesta e sperare in una situazione economica in miglioramento.