Coronavirus, Malta: “Riprenderemo i salvataggi quando la situazione sarà migliorata”

Evarist Bartolo, Ministro degli Esteri, ha difeso la decisione di chiudere i suoi porti non solo al traffico passeggeri ma anche anche ai migranti.

Coronavirus, Malta: Salvataggi solo quando la situazione sarà migliorata – meteoweek

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Malta ce la sta mettendo tutta nella battaglia infinita contro il Covid-19, dopo aver rimpatriato gli italiani e messo in quarantena le navi approdate sull’isola, ha deciso di chiudere i porti. A tutti. Il ministro degli esteri del governo laburista maltese, Evarist Bartolo, ha difeso la decisione di chiudere non solo al traffico passeggeri ma anche anche ai migranti salvati in mare facendo riferimento alla dura battaglia che tutto il mondo sta combattendo contro il Covid-19. I porti non resteranno chiusi per sempre: i salvataggi e gli sbarchi riprenderanno quando la situazione dell’epidemia sarà migliorata. Il leader, però, non ha risparmiato un’aspra e lunga critica nei confronti dell’Europa che non si è resa affatto disponibile alla cooperazione. “Su 21mila migranti arrivati dal 2005 a Malta, solo 1.700 sono stati ricollocati in Ue, poco più della metà dei 3.300 accolti dall’amministrazione Obama“, ha detto Bartolo. Cifre che fanno riflettere e non lasciano troppo spazio alle interpretazioni. Il leader ha poi aggiunto che  la situazione è notevolmente peggiorata a partire dalla decisione italiana di chiudere i suoi porti ed ha denunciato il “tentativo dell’estrema destra di sfruttare” le circostanze attuali: “Sembra che oltre alla stagione di caccia sia stata aperta anche quella del razzismo“. Parole durissime che non risparmiano davvero nessuno.

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Bartolo: “Sembra che oltre alla stagione di caccia sia stata aperta anche quella del razzismo” – meteoweek

Il leader laburista ci ha tenuto a precisare che anche paesi come il Belgio o l’Olanda hanno adottato la chiusura delle frontiere, con l’unica differenza che non hanno una frontiera marittima”. La decisione di Malta è diversa dalle altre, proprio per questo. Si è parlato anche della situazione libica e il ministro ha sottolineato la richiesta alla Ue di una missione che porti 100 milioni di euro ai 900mila migranti ammassati nel paese e spinti alla fuga anche dalla paura della pandemia. “Queste prospettive significano che l’unica speranza di salvezza è quella di pagare 1.000 dinari (circa 650 euro) e tentare di raggiungere l’Europa in gommone“, ha denunciato Bartolo. cosa c’è, dunque, da aspettarsi dal futuro?

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