Nasce in sordina IO, l’app per interagire in modo sicuro e semplice con i servizi pubblici locali e nazionali, uno strumento che ci cambierà la vita.
L’app IO sarà disponibile da sabato negli store di Apple e Google, uno strumento che cambierà la vita dei cittadini italiani, così come era stato previsto nel lancio del progetto avvenuto il 22 maggio del 2018 dal commissario per l’agenda digitale Diego Piacentini. L’idea dell’app era nata nel 2016 dall’allora consigliere per l’innovazione di Palazzo Chigi, Paolo Barberis, esperto in tema di applicazioni, che per primo immaginò uno strumento volto alla trasformazione digitale della pubblica amministrazione. Il lancio dell’app IO è, però, giunto in silenzio: nessuna conferenza stampa per la sua presentazione né alcun cenno da parte di alcun ministro, nonostante il suo utilizzo potrebbe cambiare la vita dei cittadini.
IO è l’app con la quale si potrà accedere a diversi servizi locali e nazionali direttamente dal proprio smartphone, quali l’iscrizione dei figli a scuola, il pagamento delle multe o del bollo auto, la ricezione dei risultati di un esame clinico o la richiesta della carta d’identità elettronica. Un modo per snellire e velocizzare l’attività della pubblica amministrazione e per alleggerire la vita dei cittadini: niente più file e niente più plichi di carte e documenti.
Il vero problema, però, è che non è ancora iniziato l’adeguamento dei servizi informatici delle pubbliche amministrazioni per poter permettere di usare i servizi forniti da IO. Lo sviluppo dell’app ha richiesto due anni, ma questo tempo non è bastato per adeguare i sistemi informatici necessari per un suo utilizzo efficace: se, infatti, si scarica l’app e si accede con la propria identità digitale, SpiD attiva dal 2016 e della quale sono state erogate solo sei milioni e 300 mila, sarà possibile procedere solo con pochissime richieste. A Roma, ad esempio, i servizi attivi sono solo due, lo sportello unico di edilizia e attività produttive; a Ripalta Cremasca e a Valsamoggia ne sono attivi quattro. A livello nazionale è presente solo l’ACI, l’Automobile Club d’Italia, dove è possibile pagare il bollo e informarsi sul certificato di proprietà dell’autovettura. In conclusione l’app IO esiste ed è attiva, restiamo in attesa che Governo e Regioni forniscano i servizi necessari per farla funzionare.