Il Governo è al lavoro sulla Fase 2 e su quello che sarà emanato dal “Decreto Aprile”: in tal senso, da Italia Viva e dal capogruppo Daniela Sbrollini arrivano nuove proposte per il mondo della Scuola.
Al via i lavori per le strategie da mettere in campo durante la Fase 2 dell’emergenza coronavirus, sia dentro che al di fuori dei confini nazionali. Secondo quanto attualmente confermato, i primi incontri avranno luogo già a partire da domani, martedì 21, con l’informativa al Senato in vista del Consiglio europeo di giovedì 23. E ancora, si proseguirà mercoledì 22, quando verrà avanzato sul tavolo del consiglio dei ministri il nuovo “Decreto Aprile“, che chiederà al Parlamento quel deficit aggiuntivo che servirà a coprire la terza parte delle misure anti crisi.
Ma grande attenzione, ovviamente, viene anche riservata al mondo della Scuola, fortemente penalizzato dai risvolti che la pandemia ha preso nel nostro paese. Al momento, con l’anno scolastico ormai chiuso, si pensa soprattutto ai ragazzi che dovranno sostenere gli esami, sia di terza media che di maturità. Nello specifico, si auspica – come già dichiarato dalla ministra Azzolina – che almeno gli esami possano essere svolti in aula, e non in via telematica. Il tutto, ovviamente, con il dovuto rispetto e accorgimento di tutte le necessarie misure di sicurezza.
In particolare, secondo quanto riferito da Daniela Sbrollini (capogruppo di Italia Viva della Commissione Cultura del Senato), “in questa situazione di emergenza, senza precise linee guida, gli insegnanti hanno fatto il massimo. Ma la scuola primaria e quella secondaria hanno problematiche assolutamente differenti”, e per i ragazzi più grandi serve dunque un ritorno in aula, “perché la scuola on-line non è la stessa cosa“.
“Se il Governo ha deciso la riapertura a settembre, cosa su cui abbiamo manifestato la nostra contrarietà sin dall’inizio, indicando addirittura la data del 4 maggio per la riapertura, almeno si facciano subito i lavori per ristrutturare le aule. E gli esami di terza media, la maturità e quelli per i privatisti siano fatti di presenza, nelle scuole”, rimprovera Sbrollini al Governo. E poi, prosegue: “Non c’è Fase 2 completa se non si chiarisce il tema della scuola“.
Secondo la capogruppo di Italia Viva, inoltre, “la scuola on-line non è la stessa cosa delle lezioni in classe”. Per tale ragione, soprattutto in vista degli esami, il partito ritiene sia opportuno “cercare di riaprire le scuole a maggio, partendo da chi deve fare la maturità. Non mandiamo un messaggio diseducativo ai ragazzi: anche in momenti di emergenza non facciamoli accontentare del ‘sei politico’“.
E per ciò che concerne il mondo dell’istruzione primaria e dell’infanzia, invece, la capogruppo spiega: “C’è poi un’altra questione assolutamente da affrontare con decisione. Quando i genitori riprenderanno a lavorare dobbiamo trovare il modo di far riaprire nidi, materne e primaria. Oggi, subito, immaginiamo come rendere fruibili i parchi e come far organizzare i centri estivi con il coinvolgimento del terzo settore”.
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