Le compresse di “Mulberry Twig Alkaloids” sono estratte dal ramoscello di gelso. Il farmaco prodotto in Cina riduce i livelli di emoglobina A1c, che controlla il diabete.
La Cina torna a produrre nuovi farmaci dopo un inizio di 2020 a dir poco difficile. Nel Paese in cui ha iniziato a diffondersi il Coronavirus, infatti, si torna a lavorare per sviluppare nuovi rimedi per altre malattie. E al centro del nuovo prodotto lanciato, c’è la cura contro il diabete di tipo 2. La National Medical Products Administration ha infatti annunciato la messa sul mercato di un nuovo farmaco, derivante da alcuni rimedi della medicina tradizionale, che resta molto in voga in Cina. Il nuovo farmaco presenta già nel suo nome la spiegazione sulle sue origini, in quanto si chiama Mulberry Twig Alkaloids.
Il nuovo rimedio che arriva dalla Cina per il diabete di tipo 2, infatti, deriva da compresse estratte dai ramoscelli di gelso. Come detto, la patologia che riguarda il monitoraggio del sangue e dei suoi globuli arriverà sul mercato nei prossimi giorni. Ovviamente tutto partirà dalla Cina, per poi estendersi in maniera graduale anche alle altre nazioni del mondo. Ma le compresse di Mulberry Twig Alkaloids in un certo senso sono già entrate nella storia, prima ancora di vederne gli effetti. Si tratta del primo farmaco che, negli ultimi dieci anni, entra in commercio in Cina come trattamento del diabete, come prodotto della medicina tradizionale.
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La National Medical Products Administration cinese ha fatto sapere che la società che ha il titolo per autorizzare l’immissione in commercio di questo nuovo farmaco è la Beijing Wehand-Bio Pharmaceutical Co. Ltd. Nel frattempo si sono concluse la seconda e la terza fase delle sperimentazioni cliniche delle compresse di Mulberry Twig Alkaloids. A condurle sono stati gli specialisti del Peking Union Medical College Hospital. E nella cura del diabete di tipo 2 potrebbero essere fatti dei decisi passi in avanti grazie all’utilizzo di questo nuovo farmaco.
Le compresse di Mulberry Twig Alkaloids, infatti, hanno già fatto venire fuori dei risultati interessanti nel corso delle tre diverse fasi di sperimentazione. In particolare, è emersa la forte efficacia nella riduzione dei livelli di emoglobina A1c. Questo elemento, la cui sigla farmacologica è HbA1c, è un indicatore molto importante, se non addirittura fondamentale, nel controllo dello stato del diabete di tipo 2. Quindi dalla Cina arriva un rimedio che potrebbe essere basilare nel trattamento di questa patologia.
