Giuseppe Conte pubblica un lungo post su Facebook nella notte per raccontare all’Italia cosa succederà a partire dal 4 maggio.
Il Presidente Conte ha parlato e lo ha fatto nella notte raccontando cosa succederà il 4 maggio per tutti gli italiani: ha annunciato una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Si passa alla fase due proseguendo nel confronto con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria per ribadire la comune volontà di rafforzare il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro e di continuare sulla strada del potenziamento dello smart working. Le attività produttive riaprono ma ove possibile si lavorerà da casa. Notevole l’incremento Covid hospital, l’assistenza territoriale e le applicazioni tecnologiche, i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio. Il premier ha fatto, inoltre, il punto sulla diffusione del virus in Italia: resta basso il rapporto tra nuovi contagi e tamponi fatti. Morte altre 482 persone. Il virus non sembra ancora arrivato alla fine del suo ciclo.
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Il Presidente ha già detto che è necessario tenere “sotto controllo la curva epidemiologica e le condizioni di stress del sistema sanitario ospedaliero locale“. E avverte: “Tutte le notizie che filtrano, le ipotesi che si fanno in questi giorni sono prive di fondamento. I prossimi giorni saremo in condizione di offrire a tutti gli italiani un piano chiaro e quindi informazioni certe“. Da non prendere in considerazione quindi tutte le grafiche che girano in questi giorni sui social sulle date di riapertura che parlano di un piano che si concluderà effettivamente a dicembre 2020 con la riapertura di cinema e teatri. Ancora non è chiaro quando si potrà finalmente tornare definitivamente alla normalità, lontano dalle mascherine e dal distanziamento sociale obbligato. Non sappiamo ancora quando potremo tornare a frequentare i parchi, a fare la spesa insieme, a sfiorarci nella folla senza temere il contagio, a volare, a viaggiare in treno, in nave. Non è chiaro se, non è chiaro quando.