Il 4 maggio è atteso l’inizio della fase 2: ecco cosa si potrà fare e cosa bisognerà ancora evitare; dai trasporti, alle scuole, fino allo smartworking.
Al momento sono solo ipotesi ma sono al vaglio del governo: sono giorni importanti questi perché proprio in queste ore si stanno definendo i dettagli della Fase 2 in partenza proprio il 4 maggio. Le mascherine potrebbero essere nuove e inseparabili compagne di vita, potrebbe esserci l’obbligo di misurazione della febbre in metropolitana, l’obbligo a praticare sport solo da soli e all’aperto ed uscite scaglionate per fasce di età. Di sicuro resteranno chiuse le discoteche, che saranno le ultime a riaprire, insieme agli stadi per i concerti e in fondo alla lista restano anche cinema e teatri, mentre si studiano misure per i musei. La scuola non dovrebbe riaprire prima di settembre ma si studiano ipotesi di campi scuola estivi, per aiutare le famiglie in difficoltà. La maturità, comunque, si svolgerà in formato light, da casa e con unico maxicolloquio finale con i propri docenti, che saranno coordinati da un commissario esterno che, però, avrà il solo compito di verificare eventuali irregolarità strutturali.
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Alcune aziende riaprono i battenti, quelle che sono riuscite a raggiungere accordi sindacali; il governo potrebbe dare il via libera, seguendo le linee guida dell’Inail sui lavori meno rischiosi, alla riapertura di altre attività produttive già l’ultima settimana di aprile. Si tratterebbe di: automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Si discute sulla riapertura dei cantieri, perché più difficile assicurare il distanziamento. Ove possibile, comunque, continua la favola dello smatworking, aziende permettendo.
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Se e quando riaprire bar e ristoranti, nonché i negozi ad oggi chiusi, è un tema molto dibattuto nel governo e tra gli esperti. C’è chi invita a considerare l’ipotesi di riaprire con regole severe di distanziamento e ingressi limitati dal 4 maggio. Ma prevale ad ora chi frena: più probabili aperture da metà o fine maggio. Si studiano regole stringenti anche per parrucchieri ed estetisti, richiestissimi durante la quarantena ma anche davvero pericolosi. I tribunali riapriranno le porte l’11 di maggio. Le palestre rimarranno chiuse, lo sport si potrà praticare solo all’aperto e in solitudine. Potrebbero essere introdotte fasce orarie per i podisti, così come per le uscite a seconda dell’età. I parchi riapriranno ma con nuove regole.
Il ministero dei Trasporti è al lavoro con gli esperti per studiare come ridurre al massimo i rischi negli spostamenti per chi deve andare al lavoro. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Potrebbero essere applicate paratie in plexiglass nei taxi come negli stabilimenti balneari.
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