Carlo Verdelli: nuova minaccia di morte al direttore di Repubblica

La nuova minaccia di morte al direttore di Repubblica, Carlo Verdelli, arriva da un profilo anonimo di Twitter: è un manifesto funebre.

Era il 15 gennaio scorso, quando il direttore di Repubblica, Carlo Verdelli riceveva il primo messaggio di odio. Proprio quel giorno, sul quotidiano era stata pubblicata un’intervista nelle pagine interne a Graziano Del Rio, con riferimento ai decreti sicurezza dell’ex ministro dell’Interno. Il titolo era “Cancellare Salvini”. .

Leggi anche: Riceve la multa, ma era con la figlia per un trapianto: sanzione tolta

Leggi anche: Coronavirus, Lopalco: “Continuerà a circolare se meno del 60% ha gli anticorpi”

Il secondo messaggio è datato 17 aprile. La minaccia è sempre lanciata da Twitter, da un profilo anonimo, privo di follower e following, con lo scopo d’intimidazione. L’account @machiavellico2 ha pubblicato un finto manifesto funebre, dove dà notizia della “cancellazione” di Verdelli, definito “odiatore quotidiano”. Sotto appare l’età del direttore e una sua foto. “Dio abbia pietà della sua anima nonostante l’odio quotidiano”. In calce al finto manifesto, è indicata anche la data di morte: il 23 aprile 2020. Non è la prima volta che qualcuno scrive la data del decesso di Verdelli. Circa dieci giorni fa, è apparsa una pagina falsa di Wikipedia, dove appariva la stessa data di morte. Naturalmente la notizia è stata fatta circolare su Twitter.

Una sfilza di minacce e intimidazioni hanno preso sott’occhio il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, il direttore Carlo Verdelli e la redazione. Indagano: la Digos, la Polizia postale. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Un mese fa, il Viminale ha assegnato a Verdelli una scorta. Mentre, il Consiglio d’Europa, ha inserito il caso sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti. Lo ha valutato di livello 1, che riguarda le “violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa”. Il direttore ha ricevuto tanti messaggi di supporto e solidarietà, da parte dei lettori.

Mentre, nel comunicato del Cdr di Repubblica si apprende: “Ancora una minaccia di morte indirizzata al nostro direttore Carlo Verdelli. L’ennesima. Un’escalation di intimidazioni che hanno il chiaro obiettivo di condizionare il lavoro di Repubblica e dei suoi giornalisti. Il Cdr, nell’esprimere massima vicinanza al direttore, ribadisce ancora una volta che il giornale non ha paura e non si sottrarrà mai al dovere di garantire ai lettori un’informazione libera, corretta e indipendente”.

 

 

Gestione cookie