Calenda: "Non si può governare con questa maggioranza" - meteoweek
Carlo Calenda ha parlato dell’intervento del pentastellato Di Battista sul Fatto Quotidiano esprimendo forti perplessità e parlando del governo in carica.
“L’intervento di Alessandro Di Battista su Il Fatto Quotidiano oltre a essere pieno di
imbecillità è un ulteriore segnale dell’impossibilità di governare un passaggio drammatico per l’Italia con questa maggioranza. Occorre lavorare per costruire un vero governo di unità nazionale. Ora“: a sostenerlo è Carlo Calenda su twitter. L’argomento Mes è ancora caldo. Il 17 aprile il leader di Azione ed europarlamentare si è chiesto come può «credibilmente» il governo di Giuseppe Conte «fare una battaglia per gli eurobond in Ue, se il M5S vota contro nel Parlamento europeo». Da settimane, in sede europea, si sta infatti dibattendo sulla possibilità di creare o meno obbligazioni a livello europeo e tutte le fazioni politiche hanno espresso il loro parere, sfavorevole o favorevole alla proposta europea. Di Battista è stato chiaro: bisogna dire di no, la discussione è ancora accesa. Eppure di punti di vista antigovernativi il leader Calenda ne aveva già espressi parecchi soprattutto quando nei giorni scorsi aveva detto che l’impressione era che oltre allo ‘state a casa’ il Governo non riuscisse ad andare: “Siamo in una totale confusione. Ciò era comprensibile nelle prime fasi del covid ma ora è diventato inaccettabile”.
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La questione Mes è un tema molto caldo in questi giorni. Lo stesso Monti nei giorni scorsi è intervenuto nella bagarre sostenendo che il Mes non è il male ma nella crisi dell’eurozona è stato utilizzato nei confronti di Paesi, che comunque avevano abbondato in malgoverno, con una serie di errori e durezze eccessive da parte della Ue e del Fmi. E’ il caso della troika per la Grecia, per cui è giusto pretendere la non condizionalità ma facendo attenzione. L’Italia è uno dei Paesi che hanno più interesse a che il Mes esista, sia ben dotato e all’occorrenza possa essere utilizzato con prontezza. Quanto al fatto che Mes e bond sono debiti che prima o poi dovranno essere rimborsati, Monti ha detto: “Non voglio essere quello che dice sempre che ci vuole una patrimoniale, anche perché, a differenza di altri che ne parlano, una volta l’ho fatta. Ma l’Italia senza dubbio dovrà arrivare a un momento di verità in cui affrontare il tema di un debito che sarà cresciuto in modo consistente“.
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