16.928 le persone controllate, 596 multate e 4 denunciate per essere uscite nonostante dovessero restare in quarantena a causa del contagio.
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In Italia non si ferma la stretta sui furbetti: oltre 21 mila i controlli effettuati a Milano sul rispetto delle direttive anticoronavirus. 16.928 le persone controllate, di cui 596 multate e 4 denunciate per essere uscite nonostante dovessero restare in quarantena perché risultate positive al Covid-19. Nel mirino delle forze dell’ordine anche gli esercizi commerciali: 3.972 multati con 13 gestori denunciati. Non erano a norma: non potevano essere aperti ma avevano comunque deciso di farlo ignorando le direttive del governo. Nonostante sia stato annunciato l’inizio della fase due, ipoteticamente in partenza il 4 di maggio, i controlli continuano a rimanere molto stretti soprattutto dopo Pasqua in cui i fermati sono stati 213.565 e 60.435 le attività sottoposte a controllo e 13.756 i cittadini e 121 i negozianti sanzionati. Per 100 è scattata invece la denuncia per false dichiarazioni e per 19 positivi al virus quella per violazione della quarantena. Infine sono stati 16 i negozi chiusi e 31 quelli per i quali è stata disposta la sospensione provvisoria dell’attività. Una vera mattanza
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Il sindaco di Milano Sala ha fatto sapere che i dati «relativi alle altre forze di Polizia, dimostrano che la grandissima maggioranza dei cittadini che sono in giro per la città sono in giro per lavoro. Io vorrei che questo fosse chiaro» in occasione di Pasqua e Pasquetta. Anche se i numeri continuano ad essere molto alti. C’è da sperare che con l’inizio della fase due la situazione inizi ad allentarsi permettendo una seppur minima circolazione nel rispetto delle norme sanitarie tali da impedire un rilancio del contagio. Dall’11 marzo a oggi le forze di polizia hanno controllato quasi 7 milioni di cittadini, le sanzioni sono state 265.173. 592 le persone positive al Covid-19 che avrebbero dovuto essere a casa. Consola il fatto che la maggior parte degli italiani ha rispettato le regole, restando a casa nelle festività pasquali. Solo il 5 per cento ha cercato di aggirare il blocco, tentando la fuga fuoriporta e comunque è stato fermato per strada senza alcuna motivazione valida.