Tre fasi per riaprire l’America e far tornare a girare l’economia, ormai sull’orlo di una depressione. Donald Trump presenta le linee guida per tornare alla normalità e alla fine rimanda ai governatori dei singoli Stati la decisione su quando aprire.
L’America è in ginocchio, si contano migliaia di morti e l’economia rischia la depressione. Il presidente Donald Trump rompe gli indugi e presenta le linee guida per tornare alla normalità: non si prende i pieni poteri e rimanda ai governatori dei singoli Stati la decisione su quando aprire. “Ci aspettiamo meno morti per
coronavirus rispetto anche alle più ottimistiche previsioni” – annuncia Trump –. “La nostra squadra di esperti è d’accordo sul fatto che possiamo iniziare quello che è il nuovo fronte della nostra guerra che chiameremo “riaprire l’America”. “Per tutelare la salute dei cittadini dobbiamo preservare la salute e il funzionamento della nostra economia», dice il presidente sottolineando che il picco è ormai superato. «L’America vuole riaprire. Dobbiamo avere un’economia che gira, e la vogliamo avere molto, molto rapidamente. È ora».
Gli Stati Uniti – continua Trump – non riapriranno tutti nello stesso momento. Ci sono 29 Stati in buona posizione per riaprire in tempi brevi», spiega il presidente americano senza precisare di che paesi si tratti. «Lascio ai governatori l’annuncio, lo saprete nei prossimi giorni», aggiunge. Gli Stati che non sono pronti a ripartire il primo maggio possono prendersi del tempo. Lo stato di New York, insieme ad altri Stati sulla costa orientale degli States, ha già annunciato un lockdown almeno fino al 15 maggio. Le parole di Trump hanno ridato il sorriso a Wall Street con i future in volata. Quelli sullo S&P 500 salgono fino al 3%. Una riapertura metterebbe fine a un’economia in caduta libera con aziende chiuse, milioni di americani senza lavoro e consumi fermi.
Il presidente Trump sa bene che il coronavirus può tornare dall’estero: «Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo vigilare affinché venga bloccato l’ingresso del virus dall’estero. I controlli ai confini, le restrizioni sui viaggi e le altre limitazioni sugli ingressi sono più importanti che mai». Il piano studiato dalla Casa Bianca mette al centro la «sicurezza e la salute degli americani», rassicura Anthony Fauci, il massimo esperto americano in malattie infettive. Il programma non prevede una tabella di marcia definita, ma solo indicazioni. Per dare avvio alla prima fase gli Stati devono mostrare un trend di calo dei casi e dei positivi su un periodo di 14 giorni e centrare alcuni criteri.
La prima fase prevede il distanziamento sociale in pubblico, vieta eventi o assembramenti con più di dieci persone, incoraggia il telelavoro e prevede che le scuole restino chiuse, così come i bar. Per le palestre e i ristoranti è ipotizzata un’apertura a patto del rispetto di rigidi protocolli sulla distanza fisica. Nella seconda fase si prevede la ripresa dei viaggi non essenziali e la riapertura delle scuole mantenendo comunque il distanziamento sociale in pubblico. La terza fase è quella del ritorno alla normalità, quella in cui è possibile pensare anche a eventi sportivi con pubblico. Da una fase all’altra si potrà passare solo se i primi 14 giorni di applicazione delle norme non avranno evidenziato un aumento dei casi. «Ricostruiremo l’economia, sarà più grande e forte che mai», dice Trump.
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