La caritas snocciola i numeri dell’emergenza covid riguardante la richiesta aiuti alimentari. “E’aumentata dal 20% al 50%. I problemi, oltre che sanitari, sono diventati di natura sociale”
La Caritas denuncia: l’emergenza covid ha portato un significativo aumento delle richieste familiari. Un allarme sociale oltre che sanitario. “L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus Covid-19 ha determinato anche un’emergenza sociale ed economica in molte aree del Paese”. Lo sottolinea Danilo Toppetti, Amministratore Delegato di PAC 2000 A, che fa parte della CONAD, leader nel canale dei supermercati. “Insieme ai nostri soci – aggiunge Toppetti – abbiamo ritenuto opportuno contribuire a sostenere iniziative che possano dare una risposta, in questo caso alimentare, a tutti coloro che hanno bisogno.
Abbiamo, pertanto, chiesto a Caritas Italiana di avviare una collaborazione in Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia per offrire un sostegno a famiglie e persone che subiscono gli effetti di questa grave crisi non solo sanitaria. In concreto verranno messi a disposizione di Caritas Italiana, che provvederà alla distribuzione e/o all’utilizzo, generi alimentari, donati direttamente o raccolti presso i nostri fornitori, e prodotti di prima necessità non alimentari, così come verranno sviluppate iniziative di solidarietà presso i punti vendita a noi associati”. I primi 1.000 pacchi di prodotti alimentari sono distribuiti dalla Caritas di Napoli.
L’emergenza legata alla diffusione del COVID-19 oltre che sanitaria, sta diventando sempre più sociale. Colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà. Le Caritas diocesane, grazie all’inesausto impegno di operatori e volontari, non cessano di garantire i propri servizi adeguandoli alla situazione contingente, operando in condizioni difficili, sempre con le opportune precauzioni.
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Una delle necessità più urgenti resta proprio quella degli aiuti alimentari. Già prima di questa emergenza erano attive 470 mense collegate alla rete ecclesiale. I Centri d’ascolto delle Caritas avevano erogato oltre 1 milione di beni e servizi materiali (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene personale, buoni pasto, ecc.). In questo periodo tutte le Caritas diocesane segnalano purtroppo un aumento significativo delle richieste di aiuti alimentari. Si va dal 20 al 50%, nelle varie forme in cui sono stati rimodulati i servizi.
Fondamentale è dunque questa risposta solidale di PAC 2000 A – e di molte altre aziende che si sono prontamente attivate – perché consente di reperire beni di prima necessità per i pasti d’asporto delle mense e anche per i centri e le strutture di accoglienza. Secondo il quadro statistico, emergerebbe una situazione ancora più complessa al Sud che, soprattutto in alcune aree, presenta richieste sopra il 50%.
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