Cura Italia: 800 emendamenti in commissione Bilancio Camera

Nonostante la richiesta fatta ai gruppi di tenersi sotto i 150 emendamenti complessivi a causa dei tempi strettissimi per l’esame e con la blindatura dei saldi, in commissione Bilancio della Camera ne sono stati depositati quattro volte di più, ben 788 proposte di modifica al decreto Cura Italia.

Dovevano essere non più di 150, perchè i tempi sono strettissimi e occorre decidere in fretta. In commissione Bilancio della Camera, invece, ne sono stati depositati quattro volte di più, ben 788 proposte di modifica al decreto Cura Italia. La maggior parte delle proposte sono arrivate dai partiti dell’opposizione (Fi 267, Fdi 168, Lega 74) ma anche i partiti che sostengono il governo non si sono risparmiati perché da soli hanno presentato 151 emendamenti (Pd 74, M5S 51, Iv 15 e Leu 11). Le componenti del gruppo Misto (tutte tranne il Maie) ne hanno depositati 156. Il provvedimento, già approvato al Senato con la
fiducia, non è ancora al sicuro. In ufficio di presidenza ieri è stata
raggiunta un’intesa di massima per poter apportare modifiche che, però, siano a costo zero. Nel caso in cui alla Camera subisca modifiche, il testo dovrà tornare al Senato per il via libera definitivo. L’arrivo in Aula alla Camera del decreto è in programma per il 22: il governo porrà la fiducia. Secondo il calendario della commissione, il voto degli emendamenti inizierà lunedì 20.

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Un mare di emendamenti che, alla scadenza del termine nel tardo pomeriggio di ieri, aveva già superato quota 600. Le proposte di modifica hanno continuato ad arrivare negli uffici della commissione ben oltre il termine, fino a toccare gli 800, un numero che pone un pericolo: sarà un percorso con pochissimi margini di modifica. L’approdo in aula è previsto fra pochi giorni e una richiesta di fiducia è già stata annunciata dal governo.

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