Coronavirus, Usa aumentano le richieste di sussidio

L’economia mondiale è sotto lo scacco del Coronavirus, nell’ultimo mese negli Stati Uniti sono state inoltrate oltre 22 milioni di domande di sussidio.

(Photo Getty Images)

Nell’ultima settimana, oltre 5,24 milioni di richieste di sussidi di disoccupazione sono arrivate al dipartimento del lavoro americano, il dato è destinato a crescere secondo gli esperti. L’economia del Paese a stelle e strisce si sta indebolendo a causa dell’emergenza Covid-19.

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L’aggiornamento dei dati settimanali mostra come ogni giorno l’economia americana risente della pandemia. Dalla crisi del 2009, le domande sono in questo periodo crescite esponenzialmente. La settimana passata sono pervenute ben 6,61 milioni di domande di sussidio per la disoccupazione sommate alle ultime quattro settimane si è arrivati a una cifra di ben 22 milioni di cittadini americani che si sono visti costretti a inoltrare le richieste.

Non è un gioco di numeri, è uno stato di emergenza che in questo momento l’amministrazione Trump deve arginare nel migliore dei modi. Così, l’America si scopre debole e il Coronavirus ha un impatto decisamente devastante sull’economia del Paese. Qualche giorno fa, Mark Rodino, managing director di 21Shares AG, ha analizzato la situazione e affermato:”I rischi all’orizzonte, soprattutto negli States, sono quelli di una forte recessione. Molto aziende stanno mandando a casa il personale. Non ci troviamo di fronte a un semplice rallentamento. La domanda e l’offerta stanno crollando allo stesso tempo e questa situazione non si e vista dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo preoccupante trend, come ha stimato Goldman Sachs nelle sue analisi, potrebbe far esplodere il tasso di disoccupazione al 15% e vedere il pil scendere del 34% nel secondo trimestre del 2020. Ricordo che solo 3 mesi fa, a inizio anno, il tasso dei senza lavoro era solo al 3,6 per cento. Una sorta di minimo storico”.

In buona sostanza circa il 29% delle famiglie americane sul conto corrente possiede meno di 1.000 dollari e considerati i loro debiti e prestiti, non navigano in buone acque in questo momento di emergenza, spesso aggravato da un licenziamento. Le cifre delle domande sono destinate a salire e l’amministrazione cerca di trovare delle soluzioni. Sicuramente per tutti i Paesi colpiti dalla pandemia il domani economico già segnato e per rialzarsi servirà molto tempo.

 

 

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