Dure le parole del Papa che sulla situazione attuale ha detto: “Non si può viralizzare la Chiesa, i sacramenti, il popolo”.
Papa Francesco torna a parlare della difficile situazione che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria e ai fedeli ha spiegato: che quello che stiamo vivendo è un pericolo perché nonostante queste modalità a distanza siano legate al momento difficile che stiamo vivendo non si può viralizzare la Chiesa, i sacramenti, il popolo. Il Papa ha sottolineato che “è vero che in questo momento occorre celebrare a distanza ma per uscire dal tunnel, non per rimanere così perché la Chiesa è familiarità concreta con il popolo. Questa non è la Chiesa, è una Chiesa in una situazione difficile“. Poi ha specificato che la familiarità con il Signore, dei cristiani, è sempre comunitaria. Sì, è intima, è personale ma in comunità. Una familiarità senza comunità, una familiarità senza il pane, una familiarità senza la Chiesa, senza il popolo, senza i sacramenti è pericolosa. Può diventare una familiarità gnostica staccata dal popolo di Dio. “La familiarità degli apostoli con il Signore sempre era comunitaria, sempre era a tavola, segno della comunità. Sempre era con il Sacramento, con il pane” ha detto Francesco, aggiungendo che questa familiarità “senza comunità, senza Chiesa, senza i sacramenti, è pericolosa, può diventare una familiarità gnostica, staccata dal popolo di Dio” ha detto il pontefice.
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Il Papa ha raccontato che prima della Pasqua, quando è uscita la notizia che avrebbe celebrato la Pasqua in San Pietro vuota, il vescovo (di cui non è stato fatto il nome) lo ha rimproverato dicendo: “Ma come mai, è così grande San Pietro, perché non mette 30 persone almeno, perché si veda gente? Non ci sarà pericolo …”. Lì per lì il Papa ha ammesso di non aver capito il motivo della domanda, poi dopo, il pontefice ha capito che il messaggio era molto semplice: “Stia attento a non viralizzare la Chiesa, a non viralizzare i sacramenti, a non viralizzare il popolo di Dio. La Chiesa, i sacramenti, il popolo di Dio sono concreti.“
