La consigliera regionale Beccalossi ha inviato una lettera al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per esprimere il suo dissenso all’inclusione di Colosio, coinvolto nell’omicidio di Ramelli, nella task force contro il coronavirus.
In una nota congiunta, Viviana Beccalossi e Paolo Franco, consiglieri regionali della Lombardia (Gruppo Misto), hanno commentato negativamente la notizia relativa alla nomina del prof. Claudio Colosio all’interno del Comitato Tecnico Scientifico al lavoro per gestire la seconda fase dell’emergenza da coronavirus. Colosio, per la precisione, fu tra i condannati per l’omicidio nel 1975 di Sergio Ramelli, allora diciottenne militante del Fronte della Gioventù.
In merito alla scelta di includerlo nella task force lombarda, la consigliera del gruppo misto, che ha inviato una lettera al riguardo proprio al governatore Attilio Fontana, si è definita “offesa”.
“Nel pool di medici ed esperti nominato dalla Regione Lombardia per gestire la cosiddetta fase 2 è presente Claudio Colosio, condannato per l’assassinio di Sergio Ramelli. Una scelta che non abbiamo titolo di mettere in discussione dal punto di vista scientifico ma che è certamente deprecabile a livello morale. Abbiamo inviato una lettera al presidente Fontana e presenteremo un’interrogazione urgente all’assessore Gallera ma, in attesa di un chiarimento, ci riserviamo di riconoscerci ancor nella maggioranza”, spiegano nella nota Beccalossi e Franco.
Mentre nella lettera che la consigliera ha inviato al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, i toni si fanno ancora più polemici. “Non abbiamo titoli scientifici né la velleità di mettere in discussione la scelta intrapresa, come fatto legittimamente in tante occasioni durante questi giorni difficili”, esordisce il messaggio inviato al governatore.
Messaggio che poi prosegue: “Ciò non ci esime, purtroppo, da considerarla offensiva, non solo per coloro che ancora e insistentemente onorano la memoria di Sergio, ma in generale per tutti i lombardi che potrebbero chiedersi quanto sia etica una decisione del genere da parte di un’istituzione prestigiosa come Regione Lombardia”.
In merito a ciò, la Beccalossi ha già annunciato un’interrogazione urgente all’assessore Gallera, così da chiedere spiegazioni in merito a una “decisione che, purtroppo, conferma le perplessità che abbiamo già avuto modo di manifestare sulla mancanza di condivisione e confronto con la Giunta“. “Tema che dall’inizio dell’emergenza è segnalato da numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, e che porta la Giunta stessa a correre il rischio di cedere all’autoreferenzialità“, conclude poi la consigliera.
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