Il ministro delle politiche agricole punta sul rinvigorimento delle forze in campo con la presenza dei migranti. Il leader leghista: “La Bellanova chiede solo una sanatoria”.
Si discute sulle modalità della ripartenza del nostro Paese, in vista dell’inizio della tanto attesa Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Uno dei campi – è proprio il caso di dirlo – in cui è necessario farsi trovare pronti, è quello dell’agricoltura. E il ministro Teresa Bellanova continua a puntare sulla regolarizzazione dei migranti, affinchè siano loro a rinvigorire la forza lavoro sui campi. Il ministro per le politiche agricole ha parlato in Senato della necessità di far ripartire un settore in netta difficoltà. E secondo la Bellanova, regolarizzare i contadini (che oscillano tra i 270mila e i 350mila in tutta Italia) può essere la ricetta.
Così, in quella che ha ribattezzato “la filiera della vita”, il ministro Bellanova ha reso noto in Senato alcuni numeri, che potrebbero dare forza alla sua proposta. “Sono 600 mila – ha dichiarato il ministro – , secondo le stime, i lavoratori irregolari stagionali nel settore dell’agricoltura. Sono persone che vengono spesso sfruttate e lavorano in Italia per quella criminalità che chiamiamo caporalato. Anche se per me questo significa mafia. O è lo Stato a farsi carico della vita di queste persone o è la criminalità organizzata a piombare su di loro”.
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Il ministro per le politiche agricole si è anche rivolto anche a tutte quelle persone che hanno continuato a svolgere la loro mansione. Si tratta di uomini e donne che, pur con le restrizioni da rispettare per non violare le norme presenti nel Dpcm, hanno provato a non fermare la produttività del Paese. A loro la Bellanova si rivolge per ringraziarli per il grande lavoro che stanno svolgendo: “Sono migliaia e migliaia di donne e uomini che spesso sono alle prese con mansioni umili. Sono loro che sta garantendo al paese un bene essenziale come il cibo dimostrando, loro sì, un alto senso dello Stato”.
E poi c’è un richiamo che la Bellanova ha fatto direttamente all’Unione Europea. Secondo il ministro infatti, è necessario che anche a livello comunitario ci si muova in questa direzione: “Garantire la filiera alimentare deve essere una priorità europea. Nessuno, né un agricoltore, né un allevatore o un pescatore devono smettere il proprio lavoro. Nessuno tra quanti operano nella filiera agroalimentare , nella ristorazione, nessun magazziniere trasportatore, banconista, commesso nessuno. È vero la filiera alimentare non ha interrotto un solo giorno di lavoro ma le criticità sono all’ordine del giorno. Non sono state indolori le prime settimane di blocco alle frontiere e la richiesta inconcepibile di certificati virus free per i nostri prodotti”.
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Salvini replica alla Bellanova
Ma il discorso del ministro per le politiche agricole non sembra essere stato preso per il verso giusto. Neanche a dirlo, infatti, è l’opposizione a fare muro. Ad esempio è Matteo Salvini a farsi portavoce del pensiero della Lega sulla proposta del ministro: “Incredibile! Sono in Senato – scrive su Facebook – ad ascoltare la ministra Bellanova che ha chiesto la sanatoria di centinaia di migliaia di clandestini da fare lavorare nei campi. Ma non avrebbe più senso aiutare gli italiani che hanno perso il lavoro e lo perderanno, dando loro la precedenza e i contratti, invece di regolarizzare un esercito di clandestini?”.
Di contro, Matteo Renzi esprime apprezzamento per il discorso del ministro per le politiche agricole. “Bellanova si è spaccata la schiena da bracciante, vergogna a chi l’attacca”, ha dichiarato l’ex premier, attaccando i suoi detrattori. Il Pd, partito di riferimento del ministro, si schiera dalla sua parte, mentre il Movimento 5 Stelle chiede l’utilizzo nei campi dei percettori di reddito di cittadinanza e anche dei cassintegrati.