Rsa, Sileri: “Via a nuovi modelli, anziani sono persone, non numeri”. E invita alla costruzione di una società forte per la cura delle persone fragili
Nuovi modelli di Rsa per costruire una “società forte nella cura e assistenza delle persone più fragili”. Questa l’idea del ministro della Salute Pierpaolo Sileri, apparsa in un suo post su Facebook. Il ministro premette che “oggi il mondo delle Rsa è venuto, tristemente, alla ribalta” ma “non è tutto da buttare, anzi, molte lavorano con grande dedizione e professionalità. In questo momento è necessario riflettere su queste Istituzioni potenziando anche modelli altri, che già operano per legge, e sono risultati essere estremamente efficaci“.
Leggi anche:—>Casa di riposo lager:”Se ti muovi ti rompo una gamba”
Leggi anche:—>Coronavirus, Sala: “Lombardia da terrore su contagi a liberi tutti”
Il ministro propone l’adozione di un budget di salute, ossia un modello di “riconversione della spesa sanitaria ordinaria” che punta a rafforzare i punti chiave della Salute individuati dall’Oms, “privilegiando una dimensione di residenzialità a carattere familiare
all’interno di contesti comunitari”. Si tratta di micro strutture insediate nei vari territori che non isolano le persone più deboli ma fanno sì che esse siano incluse nella società civile. L’obiettivo è quindi quello di mettere al centro i più fragili che “non sono numeri di bilancio, non sono rette da pagare o peggio costi, ma sono persone“.
Rsa, Sileri: “Anziani devono vivere in comunità”
Sileri ricorda che il budget della salute è stato utilizzato in territori in provincia di Caserta, i più “martoriati dalla camorra“, e ha permesso il riscatto di persone e comunità. Il ministro chiede di immaginare che il morbo avesse colpito una microstruttura cooperativa: in questo caso non sarebbero morte decine di persone. Questo “perché non si possono più immaginare centinaia di persone ammassate, gli anziani devono essere diffusi sul territorio perché fanno bene alle comunità. Non devono essere isolati quando vengono presi in cura, ma vivere con la comunità. Se li riteniamo un valore, questo valore deve essere messo in rilievo”. Il ministro conclude poi dicendo che è giunta l’ora di fare un passo avanti promuovendo la legge sul budget di salute a livello nazionale.