Il presidente americano si scaglia contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la gestione dell’emergenza Coronavirus. “Hanno trattato male l’America a vantaggio della Cina”, dice Donald Trump.
Continua il duello a distanza tra Donald Trump e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il presidente degli Stati Uniti ha deciso, all’inizio di questa settimana, di tagliare i fondi che vengono inizialmente destinati all’Oms. Di contro ieri è arrivata la replica da parte dell’istituzione, che aveva invitato il titolare della Casa Bianca a smorzare i toni. “Non c’è tempo da perdere. L’unica preoccupazione dell’Oms è lavorare al servizio delle persone per salvare vite e fermare la pandemia di Covid-19“, ha twittato ieri il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. Tuttavia, l’appello non sembra essere arrivato.
Donald Trump ha infatti piazzato un altro attacco importante nei confronti dell’Oms. E alla base delle accuse del capo di Stato a stelle e strisce c’è la presunta differenza di comportamento nei confronti della sua nazione e della Cina. “All’Oms hanno fatto un orribile, tragico errore nella gestione della pandemia di coronavirus o forse sapevano cosa stava succedendo – ha dichiarato Trump, rilanciando l’attacco all’Organizzazione – . Hanno trattato gli Usa molto male a favore della Cina“. Dunque la polemica non si placa, anche se si tratta di un attacco da una sola parte, mentre l’altra parte coinvolta cerca di mediare.
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Tuttavia, l’ira di Donald Trump non si placa, tanto da spostarsi in un altro ambito della vita politica degli Stati Uniti. Il presidente americano, infatti, è arrivato a minacciare di fare ricorso alla sua autorità costituzionale per sospendere le due camere del Congresso. Questo perchè le suddette camere, che attualmente sono in pausa almeno fino all’inizio di maggio, non possono lavorare a causa dell’emergenza Coronavirus. E con lo stop forzato ai lavori nel Congresso, le nome dei nuovi amministratori non possono avvenire. Che sia questo un altro modo per sottolineare la presunta mancanza di attenzione da parte dell’Oms nei confronti degli States?
Nel frattempo, però, Donald Trump continua a pensare alla ripartenza del suo Paese. Si guarda a un ritorno ormai prossimo alla normalità, con il presidente americano che individua un periodo dell’anno in cui ciò potrebbe avvenire. “Riapriremo alcuni Stati prima di altri e penso che alcuni Stati possano davvero riaprire prima del primo maggio”, ha dichiarato Trump. Il leader a stelle strisce ha anche fatto sapere di aver autorizzato 48 nuovi test per il Coronavirus, ad opera della Food and Drug Administration. Uno di questi riguarda lo studio degli anticorpi e accerterà se una persona è già stata contagiata e sta sviluppando, o ha già sviluppato, l’immunità da Covid-19.