Coronavirus: smantellato traffico illegale di mascherine

Il prezioso carico da 5 milioni di pezzi di mascherine finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai Pm di Torino.

Coronavirus: smantellato traffico illegale di mascherine – meteoweek

Maxi sequestro da parte della Guardia di Finanza di Torino: quattrocentomila mascherine importate illecitamente per essere vendute in tutta Italia sono state intercettate dalle autorità. Arrestati quattro imprenditori cinesi a capo dell’organizzazione che le produceva. Alla frontiera italiana hanno dichiarato che il materiale era destinato a “servizi essenziali“, per usufruire dello “svincolo diretto“, ma era falso: progettavano di importare nello stesso modo 5 milioni di mascherine in una settimana. Sono stati subito smascherati.

Le sedi legali e operative erano inesistenti, tanto che le prime 100mila mascherine sono state trovate in un ristorante di Sushi di Orbassano (Torino). Ora tutto il contenuto del carico andrà nelle mani della Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai pm Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura di Torino, che hanno coordinato le indagini.

Leggi anche –> Coronavirus, ‘massacro’ Lombardia, Fontana: non possiamo fare più tamponi

100mila mascherine sono state trovate in un ristorante di Sushi di Orbassano – meteoweek

Leggi anche –> Coronavirus, matematico israeliano: il ciclo epidemico esaurisce in 70 giorni

I dispositivi di protezione erano stati importati illecitamente dai varchi doganali-aeroportuali (Malpensa e Ciampino) e poi commercializzati a Torino, quartieri “Aurora” e “Parella”, Moncalieri, Orbassano, Comuni della prima cintura torinese e Maddaloni nel Casertano. Nei prossimi mesi in Italia si renderanno necessari un sempre maggiore numero di import di mascherine. Alcune regioni già adesso le hanno rese obbligatorie: “La Lombardia guarda avanti e progetta la “nuova normalita” all’insegna della prevenzione, della cura e della programmazione. Dal 4 maggio, la Regione chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle “Quattro D”: Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (ovvero obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione ( obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia)”.

Rendere obbligatorie le mascherine nella Fase 2, tuttavia, non è un’idea nuova: a proporsi è lo stesso Burioni su Twitter: “Fase 2, ma con le mascherine per tutti. Perché questo virus è immensamente più contagioso del previsto e perché viene spesso diffuso da persone asintomatiche”. Ora non resta che attendere le nuove disposizioni del governo.

Gestione cookie