Il direttore generale dell’Oms Europa, Hans Kluge, ha partecipato alla conferenza stampa sul Coronavirus e ha dichiarato che nonostante l’arrivo della primavera siamo ancora nella tempesta.
Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) della regione Europa, Hans Klunge, ha partecipato alla conferenza stampa sulla pandemia di Coronavirus che ha investito buona parte degli Stati membri e si è detto preoccupato dalla situazione e dalla possibilità di errori da parte dei governi e delle istituzioni sovranazionali. “Non bisogna commettere errori adesso. Nonostante sia arrivata la primavera siamo ancora nel bel mezzo della tempesta”, ha dichiarato Hans Kluge. Il direttore ha poi aggiunto: “siamo ancora nell’occhio del ciclone. Ora, più che mai, chiedo solidarietà tra i paesi. È il momento di intensificare e mostrare una leadership reattiva e responsabile per guidarci attraverso questa tempesta“.
Hans Kluge ha anche parlato delle settimane a venire e ha invitato a non sottovalutare le difficoltà e le incertezze che l’epidemia di Coronavirus sta ponendo alla nostra società. “Le prossime settimane saranno fondamentali per l’Europa. Mentre valutiamo la transizione dobbiamo riconoscere che non ci sono ‘facili vittorie’. Davanti a noi abbiamo difficoltà ed incertezza e questo significa che entriamo in un periodo in cui dovremo forse aggiustare rapidamente le misure, introdurre e rimuovere restrizioni e allentare le norme di contenimento gradualmente, continuando a monitorare costantemente l’efficacia di tali azioni e le risposte e reazioni del pubblico“, ha affermato il direttore Kluge.
Nel corso della conferenza stampa il direttore Kluge ha spiegato che i casi di contagio in Europa sono in costante aumento: “negli ultimi 10 giorni, il numero dei casi registrati in Europa è quasi raddoppiato ed ha quasi raggiunto il milione. Questo significa che il 50% circa del peso globale rappresentato dal Covid-19 ricade su questa regione. Purtroppo oltre 84mila persone in Europa hanno perso la vita per il virus. Alcuni Paesi devono ancora vivere l’impatto più forte, mentre in altri c’è un momento di calma con il numero di nuovi casi di Covid-19 che diminuisce“.
Infine il direttore Hans Kluge ha concluso facendo il punto della situazione e ha invitato a tenere alta la guardia, soprattuto negli Stati dove il contagio ha ancora una notevole forza: “tra i dieci paesi della regione con il più alto numero di casi sono arrivati segnali positivi da Spagna, Italia, Germania, Francia e Svizzera nelle ultime settimane. Ma i piccoli segnali positivi in alcuni paesi sono mitigati da costanti o accresciuti livelli di diffusione in altri paesi quali Regno Unito, Turchia, Ucraina, Bielorussia e Federazione russa“.
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