L’ultomo sondaggio politico realizzato da Tecnè fa registrare un brusco calo della Lega, segno negativo anche per Renzi e Italia viva. Crescono invece 5 Stelle e Fratelli d’Italia.
In piena emergenza coronavirus, gli ultimi giorni sono sembrati campagne elettorali vere e proprie visti i toni usati da destra a sinistra. Soprattutto in materia di Mes ed Europa. Tutto questo ha delineato una situazione politica che non manca di riservare sorprese nelle preferenze degli italiani. Se si votasse oggi, la Lega sarebbe in calo ma sempre saldamente primo partito visto che il Partito Democratico viene dato stabile. L’indagine della tecnè è stata realizzata tra giovedì 9 e venerdì 10 aprile, toccando il momento delle dichiarazioni di Conte, con il Movimento 5 Stelle che sarebbe la forza politica che più andrebbe a migliorare rispetto alla scorsa settimana.
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Sondaggi: la Meloni sempre meglio
Sembra continuare il buon momento per Fratelli d’Italia, con il sondaggio che indica anche una leggera crescita per Forza Italia e La Sinistra mentre sarebbero in calo Italia Viva di Matteo Renzi e +Europa.
Rispetto a quasi un anno fa quando sbancò alle elezioni europee andando oltre il 34%, la Lega adesso stando all’ultimo sondaggio realizzato da Tecnè sarebbe in netto calo anche se sempre ampiamente primo partito per distacco. Anche se dato stabile, sarebbe di conseguenza più vicino al Carroccio il Partito Democratico che in questo periodo di emergenza coronavirus non sembrerebbe riuscire a sfruttare la crescita di popolarità del premier Giuseppe Conte al contrario del Movimento 5 Stelle. Nell’ultima settimana i pentastellati sarebbero la forza politica che più sarebbe migliorata rispetto la scorsa settimana, avvicinando così Fratelli d’Italia, anche se il partito di Giorgia Meloni continua a essere attestato con il segno positivo.
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In leggera crescita anche Forza Italia e La Sinistra, mentre al contrario ci sarebbe una nuova flessione per Italia Viva e +Europa con il blocco riformista che vedrebbe crescere solo Azione di Carlo Calenda. In particolare sarebbe molto a rischio la situazione di Matteo Renzi, dato sotto la soglia di sbarramento del 3% con la situazione che potrebbe farsi ancora più difficile nel caso di un innalzamento dell’asticella al 4% come ipotizzato dalla riforma elettorale presentata da PD e M5S.