Migranti, Pagano: la Sicilia non si trasformi nel centro di accoglienza d’Europa

Il leghista Pagano non vuole sbarchi di migranti in Sicilia e lancia un appello al governatore Musumeci affinchè non si ripeta una nuova Pozzallo. 

Ci sono almeno 150 migranti a bordo della ong Alan Kurdi che cercano di trovare rifugio in Sicilia. Alessandro Pagano, vicecapogruppo della Lega alla Camera, non ci sta. “Ma che ci fa da qualche giorno la famigerata nave Alan Kurdi ormeggiata al largo della Sicilia proprio di fronte a Palermo e Termini Imerese. L’imbarcazione, sembra con 150 migranti a bordo, si trova adesso molto vicino alle coste del palermitano praticamente indisturbata”. “La nave della ong battente bandiera tedesca – continua il politico – ci vuole forse rifilare, magari con la complicità di qualche sindaco globalista, qualche centinaio di migranti che non scappa da nessuna guerra ma che invece ha buone probabilità di contagiarci di coronavirus, così come è accaduto qualche giorno fa a Pozzallo?”

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E’ ancora in una fase di stallo la situazione della Alan Kurdi, la nave della Ong tedesca con 149 profughi a bordo soccorsi dieci giorni fa nel Mediterraneo. L’imbarcazione si trova in questo momento al largo delle coste di Termini Imerese, nel palermitano, dove ha cercato rifugio a causa delle cattive condizioni del mare. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è in contatto con il capo missione della Ong tedesca Jan Sibbecck e sottolinea che la situazione a bordo della nave sta diventando sempre più difficile con il passare delle ore. Nei giorni scorsi era stato annunciato dal governo che i migranti sarebbero stati trasferiti su un’altra nave per trascorrere il periodo di quarantena. Ancora Pagano:  “Il governatore Musumeci intervenga ai massimi livelli per impedire immediatamente uno sbarco già preannunciato e grossi rischi per la salute della nostra gente. È necessario esigere che vengano bloccati tutti gli sbarchi in Sicilia e impedire che la nostra regione si trasformi nel centro di accoglienza d’Europa, soprattutto in
questo periodo di emergenza sanitaria”.

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