Coronavirus, Madia: “chiarezza su transizione e celerità su App”

La responsabile Innovazione della segreteria Pd Marianna Madia è intervenuta per chiedere al governo maggior chiarezza sulla gestione della transizione e maggior celerità sulla messa a punto dell’App per monitorare gli spostamenti dei cittadini italiani.

Coronavirus, Madia- chiarezza su transizione e celerità su App (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, Madia- chiarezza su transizione e celerità su App (Getty) – meteoweek.com

Lex ministro e deputata del Pd, oggi responsabile Innovazione della segreteria del partito, Marianna Madia ha espresso diverse perplessità riguardo all’attività di governo, che sarebbe poco chiara rispetto alla fase 2, e alle misure necessarie per prevedere una riapertura delle attività in totale sicurezza. “Si iniziano a vedere i primi risultati della fase di contenimento del virus. Credo, però, che ora sia importante una accelerazione da parte del Governo su una maggiore chiarezza su come si intende gestire la transizione a cominciare dal contact tracing che è solo una parte di una necessaria strategia per gestire in sicurezza la fase 2. Continuiamo a leggere indiscrezioni su app. Occorre una norma,
il coinvolgimento del Parlamento“, ha dichiarato Marianna Madia.

L’esponente dem ha, quindi, invitato il governo a uno sforzo per dare indicazioni univoche e attendibili rispetto a tempi e modi di riapertura del Paese e rispetto all’App che un team di esperti sta sviluppando sotto la direzione del ministro Paola Pisano, che dovrebbe essere utile per monitorare i contagiati da Covid-19. “Crediamo sia opportuno fare maggiore chiarezza e garantire celerità alle scelte di governo sui sistemi di monitoraggio dei contagiati dal virus come per i test, per la distribuzione dei dispositivi di sicurezza individuale. C’è una task force a lavoro ma occorre maggiore determinazione da parte del Governo che deve dire con chiarezza alle persone, ai lavoratori, alle imprese come e in che modo si passerà alla seconda fase“, ha proseguito la deputata Madia.

Infine ha concluso parlando dei possibili rischi derivanti dalle indicazioni incerte da parte del governo: “stiamo chiedendo agli italiani di rimanere a casa e abbiamo davanti a noi la data del 3 maggio: usiamo questi giorni per costruire delle linee guida chiare per i cittadini, a partire dalle misure di distanziamento sociale che continueremo ad adottare, e comunichiamolo con trasparenza perché l’incertezza rischia di essere un detonatore sociale che si somma alla crisi economica e alla paura. Sono trascorsi dieci giorni da quando abbiamo iniziato a discutere se venisse prima il come riaprire o il quando farlo. Non possiamo perdere altro tempo“.

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