Coronavirus, Faraone: “a Colao i poteri per svolgere appieno le sue funzioni”

Il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, in un’intervista radio ha parlato della task force guidata da Vittorio Colao e ha chiesto al governo di dare i poteri necessari per svolgere appieno le sue funzioni.

Coronavirus, Faraone- a Colao i poteri per svolgere appieno le sue funzioni - meteoweek.com
Coronavirus, Faraone- a Colao i poteri per svolgere appieno le sue funzioni – meteoweek.com

Il senatore e capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente romana dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, e ha parlato della task force e del commissario straordinario alla ripartenza Vittorio Colao. Durante l’intervista Faraone ha dichiarato: “funzionerà e Colao potrà svolgere appieno le sue funzioni se gli si daranno poteri, non se invece sarà solo la foglia di fico ma poi le decisioni continueranno ad essere prese in maniera disordinata da governo, regioni e comuni. Colao è la scelta migliore che si potesse fare, ma diamogli i poteri senza alcun condizionamento politico, altrimenti potevamo anche evitare di nominarlo. Sul tema della ripartenza siamo enormemente in ritardo. Matteo Renzi quasi un mese fa è stato aggredito per aver fatto un’intervista in cui diceva di preparare la ripartenza. Tutto questo fu vissuto come un insulto a quelli che erano stati i sacrifici degli italiani, creando questo derby tra emergenza sanitaria ed emergenza economica. Se avessimo programmato un mese fa oggi saremmo molto più avanti“. Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, è stato, infatti, nominato per guidare il Paese durante la fase 2 e per rimettere in sesto e ricostruire il tessuto economico italiano dopo la grave crisi innescata dall’epidemia di Coronavirus.

Il senatore Davide Faraone ha anche parlato del Mes e della reazione dei politici italiani riguardo allo strumento economico europeo e ha detto: “sta accadendo qualcosa di surreale, figlio della società della comunicazione. Si cominciano a lanciare strali nei confronti di uno strumento economico, che è diventata una sigla che ormai si discute pure nei bar e la si è fatta diventare una sorta di simbolo dell’UE che non funziona, dell’Ue matrigna che vuole fare del male all’Italia. Fin quando questa rappresentazione sta nella mente e nelle parole dei sovranisti ci può anche stare, quello che mi dispiace è quando questa tesi viene cavalcata anche da figure più assennate“.

Infine il capogruppo Iv al Senato Faraone ha concluso raccontando dello scontro tra Conte, Salvini e Meloni e sulle posizioni del Pd rispetto al fondo europeo: “mi riferisco innanzitutto al premier che nella conferenza stampa in cui si è scontrato con Meloni e Salvini, diceva sostanzialmente la stessa cosa dei due, cioè no al Mes. Per noi invece è uno strumento importante, che si somma a tutti gli altri strumenti economici messi in campo dall’Europa. Sicuramente bisogna chiedere di più perché l’emergenza è grande, ma che si dica che l’UE non ha fatto nulla quando invece ci mettono a disposizione il Mes senza condizioni mi sembra veramente incredibile. Sono contento che il PD abbia cambiato linea, perché le prime dichiarazioni erano inquietanti, andavano dietro all’impostazione di Conte. E’ inspiegabile dire no a questo strumento senza condizioni, senza metterlo in contraddizione con altri strumenti come gli Eurobond. Sono convinto che alla fine a questo Mes accederemo perché sarebbe da pazzi non farlo“.

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