Coronavirus, Pier Ferdinando Casini: “Questo governo non ce la farà”

Pier Ferdinando Casini intervistato ha espresso il suo punto di vista sull’emergenza sanitaria nazionale.

Coronavirus, Pier Ferdinando Casini: “Questo governo non ce la farà” – meteoweek

Nei prossimi mesi lo scenario rischia di peggiorare, e temo che questo governo non ce la faccia. Tutti saranno chiamati all’assunzione di responsabilità, a partire dall’opposizione“: a sostenerlo è Pier Ferdinando Casini, ex presidente della Camera e oggi senatore del gruppo delle Autonomie. “Se non superiamo le divisioni, avremo evitato di andare a fondo per il virus, ma sicuramente ci andremo per l’economia“, sottolinea. Serve coesione perchè “temo che fra qualche mese molte aziende saranno costrette a chiudere: il tasso di disoccupazione potrà aumentare e il clima sociale non sarà senz’altro quello odierno. Se non c’è bisogno di coesione nazionale dopo una specie di guerra mondiale come quella che abbiamo combattuto contro il virus, quando ce n’è bisogno? Dobbiamo dare ascolto al capo dello Stato che continua a richiamare all’unità“. Uno scenario drammatico che non sembra lasciare molte prospettive ma che incita alla riflessione per elaborare una strategia per il futuro del Paese. Sulla prospettiva di  Mario Draghi a Palazzo Chigi, Casini ha detto: “Non compete a me fare nomi. Ma è chiaro che se lo scenario peggiora servono persone che hanno credibilità e capacità. E’ finito il tempo del dilettantismo“.

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Conte e il governo possono aver fatto degli sbagli, ma nel complesso hanno affrontato la situazione in modo decoroso – dice Casini – purtroppo, però, noto nel presidente del Consiglio e nei Cinquestelle una crescente asprezza verso l’opposizione”, il premier Giuseppe Conte “fa bene a puntualizzare, se la sua visione e quella degli avversari sono in contrasto, però c’è modo e modo. In certi frangenti, dovrebbe mordersi la lingua“. “Sul tema fondamentale del Mes, Conte non manifesta opinioni molto diverse da quelle dei leader di Lega e FdI. Che a mio giudizio sono sbagliate. Nel rapporto con la Ue non possiamo non tenere presente il contesto. Certo, non ci hanno dato gli Eurobond e questa è una sconfitta ma apriamo gli occhi: era prevedibile. E tutto sommato il risultato che è stato ottenuto dal governo non è negativo“.

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