Un lamento, poi la morte in culla: scomparsa una bimba di 7 mesi a Bondeno

Inaspettata tragedia quella capitata nella giornata di oggi, a Bondeno (in provincia di Ferrara): una bimba di soli 7 mesi è morta in culla, mentre stava dormendo.

Si aggiunge un nuovo lutto alla comunità emiliana, come se quello portato dal coronavirus non fosse sufficiente. Secondo quanto riportano le fonti locali, la tragedia si è verifica nelle ore del primo pomeriggio, in quel di Bodeno – comune della provincia di Ferrara. Una bimba di soli 7 mesi è morta mentre dormiva nella sua culla, in un’abitazione di via Torricelli, nel Quartiere del Sole.

Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata la madre della piccolina a dare l’allarme, dopo aver sentito un sottile lamento provenire dal lettino della neonata. Sempre stando a quanto riportano le fonti, la donna si sarebbe dunque avvicinata alla culla per accertarsi delle condizioni di sua figlia, ma dopo aver controllato la piccolina si sarebbe subito resa conto che qualcosa non andava.

Spaventata avrebbe poi chiamato immediatamente i soccorsi, che sono giunti tempestivamente sul luogo tramite diversi mezzi del 118 e un elicottero. Nonostante gli interventi del personale medico-sanitario, per la bimba non c’è stato nulla da fare.

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Bimba morta in culla, cause naturali: non verrà disposta l’autopsia

A sopraggiungere sul luogo della tragedia è arrivato nel giro di brevissimo tempo il personale medico-sanitario con ambulanza, automedica ed eliambulanza da Bologna al seguito; per la piccina di soli 7 mesi, però, non c’è stato nulla da fare.

Secondo quanto riportato dalle fonti locali, si sarebbe trattato di un arresto cardiocircolatorio dovuto a cause naturali. Date quindi le circostanze e le cause del decesso, il pm di turno ha deciso di non disporre dell’esame autoptico, riaffidando per questo la salma alla sua famiglia.

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Sull’inaspettata e dolorosa tragedia si è espresso anche il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, che ha dichiarato ai giornalisti di Estense: “Non so nemmeno immaginarmi il dolore dei genitori, della madre che conoscevo bene anche perché siamo stati compagni di scuola alle medie”.

“Uno spera sempre – prosegue poi il sindaco, concludendo l’intervista telefonica – che queste notizie non siano vere. Mando un abbraccio virtuale da parte della comunità ai genitori, sapendo che non può essere consolatorio in un momento in cui non si può neppure fare un funerale pubblico. È un pensiero che non mi dà pace”.