Coronavirus, Dombrovskis: “Per ripartire necessari 1500 miliardi”

Il vicepresidente della Commissione Ue confida nella creazione di un fondo per superare l’emergenza Coronavirus. Si lavora per la creazione di nuovi strumenti finanziari.

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Un piano da ben 1.500 miliardi di euro per far ripartire gli Stati membri dell’Unione Europea. Questo è l’impegno che è stato annunciato pochi minuti fa da Valdis Dombrovskis, nel corso di un’intervista. Il vicepresidente della Commissione Ue ha svelato le intenzioni dell’Unione ai microfoni dei colleghi del quotidiano tedesco Handelsblatt. Qui Dombrovskis ha fatto capire che l’emergenza Coronavirus ha fiaccato le forze di quasi tutti i Paesi che compongono l’Unione Europea. Per questo motivo è necessario intervenire al più presto, e con delle misure molto forti, in modo da consentire una ripartenza sufficiente a cancellare queste settimane difficili.

Ecco allora che Dombrovskis ha parlato di questo fondo da ben 1.500 miliardi di euro. Tuttavia, il vice presidente della Commissione Ue non è riuscito a spiegare il modo in cui questo denaro verrà distribuito tra gli Stati membri. “Finora non è ancora stato deciso nulla”, ha candidamente ammesso Dombrovskis, anche se ha rimandato ai dettagli sull’accordo alla data divenuta cruciale del 23 aprile prossimo. Questo sarà il giorno in cui i capi di Governo degli Stati membri si incontreranno ancora una volta per stabilire le modalità di aiuto ai Paesi maggiormente colpiti dal Coronavirus.

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Il premier Conte vincerà la battaglia per gli eurobond? – meteoweek.com

Si parla anche di bond comuni europei, come i tanto discussi Eurobond sui quali continua a puntare fortemente il premier Giuseppe Conte. “Il tema dei bond comuni sarà sul tavolo, stiamo lavorando per mettere insieme nuovi strumenti finanziari”, ha dichiarato Dombrovskis. Dunque non è escluso che si lavori proprio nella direzione degli Eurobond, mentre non sembrano esserci molti dubbi sull’applicazione dell’altrettanto discusso Mes. E tra i fondi che verranno utilizzati per superare l’emergenza economica causata dal Coronavirus, si punta forte anche sui contributi nazionali che confluiscono nei bilanci settennali della Comunità Europea.

Dunque Dombrovskis fa capire che Stati come Germania e Paesi Bassi, che finora si erano opposti alla misura degli eurobond, potrebbero doversi arrendere alla spinta data soprattutto dal premier italiano. Anche perchè il vicepresidente della Commissione Ue fa capire che bisogna andare in una direzione comune, perchè il peso del Coronavirus sui bilanci degli Stati membri diventa sempre più incessante. “Dobbiamo essere chiari con noi stessi che siamo in una crisi senza precedenti” – ha dichiarato Dombrovskis – . Sta diventando necessario uscire dai vecchi schemi mentali”.

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