L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus sta causando danni epocali al tessuto economico. Anche l’industria del cinema e dell’intrattenimento è stato pesantemente colpita. Per questo la catena cinematografica più importante al mondo, la AMC Theatres, potrebbe dichiarare la bancarotta.
Il prolungarsi delle misure di distanziamento sociale imposte dai governi per contenere il contagio da Coronavirus potrebbe addirittura arrivare a far dichiarare bancarotta alla più grande e più importante catena cinematografica del mondo, la AMC Theatres.
Coronavirus | la Amc Theatres in difficoltà
I cinema di proprietà di Amc in America sono chiusi da circa un mese ormai. L’azienda ha per questo recentemente messo in congedo non pagato tutti i suoi dipendenti. Ma l’incertezza delle conseguenze che avranno le misure di distanziamento sociale, anche dopo la fine della fase 1. ha spinto l’analista Eric Handler di MKM Partners a emettere una valutazione molto negativa sulle azioni del gruppo.
Leggi anche -> Coronavirus | Cannes non è più ottimista: rinviare il festival non basta
La valutazione degli analisti
Secondo Handler: “Basandoci sulla nostra previsione di una chiusura dei cinema fino ad almeno agosto, la nostra opinione è che AMC non abbia abbastanza liquidità per rimanere a galla durante questo tempo, e quindi ci aspettiamo che presto dichiari bancarotta. La decisione di AMC di smettere di pagare gli affitti ai proprietari dei cinema alimenta la nostra preoccupazione sulla liquidità. Crediamo che al momento la compagnia bruci circa 155 milioni di dollari al mese, il che dovrebbe far terminare la liquidità entro giugno/luglio”.
Le conseguenze sulle azioni
La pubblicazione dell’analisi ha fatto crollare le azioni di AMC Theatres del 20% in borsa, dopo che avevano già perso il 10% negli ultimi 10 giorni, il 36% nell’ultimo mese e il 72% in tutto il 2020 (sempre a causa della chiusura delle sale di loro proprietà). Dichiarando bancarotta, la compagnia si appellerebbe al “Chapter 11” del diritto americano, che le permetterebbe di ristrutturare l’azienda e ripartire quando la crisi passerà.