Coronavirus: in Giappone i 50enni rappresentano il 70 per cento dei contagi

Il Ministero della Salute Giapponese, ha reso pubblici i dati che riguardano i contagiati da Covid-19, suddivisi per fasce di età. Dal report sono stati esclusi i 700 passeggeri della Diamond Princess. 

(Photo by Tomohiro Ohsumi/Getty Images)

Il Ministero della salute giapponese ha pubblicato dei dati che riguardano la statistiche sui contagiati da coronavirus presenti nel paese. Da quello che si apprende dal report, circa il 70 per cento delle persone che hanno contratto il Covid-19 hanno un’età media di cinquant’anni. Invece per quanto riguarda i decessi, viene rilevato dalle autorità nipponiche come l’80 per cento di questi colpisce le persone hanno più di 70 anni di età.

L’indagine condotta dal Ministero della Salute è aggiornata alla data di domenica 13 aprile. Nel report viene poi evidenziato che le morti da Covid-19 hanno colpito 37 persone tra coloro che hanno 70 anni, 36 tra chi possiede più di 80 anni di età e 11 tra coloro che hanno superato la soglia 90 anni di età. Lo studio condotto dal Ministero evidenzia poi che non si registrano morti o casi molto gravi tra le persone contagiate dal virus sotto i trent’anni di età. I casi di contagio da coronavirus registrati in Giappone fino ad oggi sono 7.654, con 143 decessi.

Coronavirus: il caso della Diamond Princess

Il Ministero ha escluso dalla pubblicazione i 700 passeggeri della Diamond Princess, una nave che si trova ancora ancorata nella baia di Yokohama. La Diamond Princess è una della navi da crociera più lussuose al mondo.

(Photo by KAZUHIRO NOGI/AFP via Getty Images)

Nel mese di febbraio era stata costretta ad attraccare nel porto di Yokohama a casa del fatto che molti passeggeri avevano manifestato durante il viaggio sintomi del coronavirus. Una volta attraccato, tutti i passeggeri sono stati costretti a rimanere in isolamento dentro l’imbarcazione e la nave si è trasformata in un vero e proprio ospedale. Anche perchè dentro la Diamond Princess si sono registrati dei decessi di persone molto anziane che avevano contratto il Covid-19. Dopo quindici giorni però, a seguito di due controlli molto accurati, duecento passeggeri negativi ai test, sono riusciti a sbarcare. Tra questi, erano presenti anche degli italiani che sono stati poi trasferiti all’ospedale Cecchignola per ulteriori accertamenti.

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Poi gradualmente, sono riusciti a scendere dalla nave i restanti passeggeri. Anche se purtroppo alcuni di loro, hanno in seguito scoperto di aver contratto il coronavirus soltanto dopo essere rientrati a casa.

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