Coronavirus, la Gdf sequestra mole di documenti al Trivulzio

Gli investigatori della Gdf stanno acquisendo e sequestrando un’ingente mole di documenti al Pio Albergo Trivulzio di Milano, dopo lo scandalo Coronavirus.

Coronavirus, la Gdf sequestra mole di documenti al Trivulzio (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, la Gdf sequestra mole di documenti al Trivulzio (Getty) – meteoweek.com

Al Pio Albergo Trivulzio di Milano sono in corso le perquisizioni del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza (Gdf) e della squadra di polizia giudiziaria del dipartimento ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’ della Procura dopo l’apertura dell’indagine sullo scandalo denunciato nei giorni scorsi. Gli investigatori hanno acquisito e sequestrato “un’ingente mole di documenti”, tra cartelle cliniche, documenti cartacei e informatici. Oltre ai documenti necessari alle indagini, la Guardia di Finanza ha requisito anche pc e diversi dispositivi informatici, nei quali potrebbero esserci mail e altri documenti utili per ricostruire i fatti accaduti.

Il direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Caliccio, ha ricevuto un’informazione di garanzia, con la quale è ufficialmente indagato dalla Procura di Milano, ed è il destinatario delle perquisizioni, a carico anche dell’ente stesso. Le perquisizioni e i sequestri di documenti riguardano anche altre strutture, oltre al Pio Albergo Trivulzio. La squadra di polizia giudiziaria è guidata da Maurizio Ghezzi, del dipartimento coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, responsabile dell’indagine sulla strage degli anziani. I documenti sequestrati serviranno per acquisire le cartelle cliniche degli ospiti deceduti nella casa di riposo e i protocolli contenenti scambi di informazioni tra la struttura e l’amministrazione regionale, che ha il compito di vigilare e sorvegliare sulle attività svolte nella Rsa. I capi di imputazione, al momento, sono epidemia colposa e omicidio colposo plurimo, dopo la morte di centinaia di anziani all’interno della struttura dall’inizio della diffusione del Coronavirus. Le indagini riguardano carenze e omissioni nella tutela e nella gestione delle persone ospitate al Pio Albergo Trivulzio.

L’indagine condotta dai sostituti procuratori Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, nasce da diverse testimonianze, tra le quali si ricordano quelle rilasciate dal professor Luigi Bergamaschini e dal sindacalista Pietro La Grassa. In seguito a queste dichiarazioni ci sono state altre numerose conferme da parte di infermieri e familiari degli ospiti del Pio Albergo Trivulzio.

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