Coronavirus, Austria: iniziata la fase 2 con la riapertura dei negozi piccoli

In Austria è iniziata la fase 2 dell’emergenza Coronavirus, con la quale il governo ha permesso la riapertura dei negozi più piccoli come primo passo verso il ritorno alla normalità.

Coronavirus, Austria- iniziata la fase 2 con la riapertura dei negozi piccoli (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, Austria- iniziata la fase 2 con la riapertura dei negozi piccoli (Getty) – meteoweek.com

E’ partita in Austria la fase 2. E la ripartenza è iniziata proprio con la riapertura dei negozi di piccole dimensioni. Per le strade delle città austriache si vedono molte persone in giro, anche se il movimento risulta ordinato e controllato. Infatti tutti i cittadini austriaci, ligi alle regole stabilite dal governo, indossano le mascherine obbligatorie sia per accedere ai negozie e ai supermercati, sia su taxi e mezzi pubblici, in modo da limitare il più possibile il contagio di Coronavirus in questa fase di ritorno alla normalità.

Il cancelliere Sebastian Kurz ha commentato la partenza della fase 2 e la riapertura dei negozi di piccole dimensioni affermando che è “un primo passo verso il ritorno alla normalità. La direzione è giusta. Ma se servirà attiveremo il freno d’emergenza“. Si tratta di un primo passo complesso perché sarà necessario monitorare costantemente la diffusione del contagio ed essere tempestivi nel caso in cui si debba fare un passo indietro a causa di un’evidente ripresa dell’epidemia tale da mettere di nuovo in pericolo la popolazione tedesca.

Sull’inizio della fase 2 è intervenuto anche il ministro della Salute e degli Affari Sociali, Beate Hartinger, che in conferenza stampa ha parlato di “un successo discreto” e ha, però, invitato a mantenere alta la soglia di attenzione in quanto si tratta solo della prima tappa di una lunga maratona con cui dovrà misurarsi il popolo austriaco. Il ministro ha, infatti, tenuto a precisare che “la seconda tappa sarà ancora più dura” e ha sottolineato che in Austria la situazione è stata tenuta sotto controllo e l’epidemia non ha avuto una crescita drammatica come in altri Paesi grazie all’alto numero di tamponi effettuati, di gran lunga superiore alla media internazionale, e all’impegno di tutti gli austriaci, che hanno seguito in maniera rigorosa le indicazioni fornite dal governo.

Al momento circa 4500 turisti, che hanno interpellato il centro consumatori tirolese per i ritardi nella gestione dell’emergenza Coronavirus nelle località sciistiche di Ischgl e di altri comuni, stanno pensando di avviare una class action.

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