Appello dei sindaci a Conte: 5 miliardi nel decreto di aprile

Sono stati 500 i sindaci a firmare la petizione per ottenere il denaro dal Governo. Si richiede anche un fondo straordinario per i Comuni a vocazione turistica.

giuseppe conte sindaci

Un appello firmato dai sindaci dei Comuni dislocati per tutta Italia, è stato indirizzato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sono stati 500 i primi cittadini che hanno posto la loro firma per chiedere un contributo da ben 5 miliardi di euro al capo del Governo nazionale. Questo denaro dovrebbe essere inserito, in base alla richiesta formulata dai sindaci, nel decreto aprile e dovrebbe fornire ulteriori aiuti ai Comuni. I primi cittadini, infatti, chiedono oltre al versamento di denaro anche la possibilità di ricevere poteri speciali per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri.

Nella nota si leggono le motivazioni che sono state formulate dai primi cittadini all’indirizzo del presidente del Consiglio. In particolare si legge la necessità di far ripartire le istituzioni locali, in vista della tanto attesa Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Ecco allora che i sindaci confidano nell’interesse da parte del premier nel far ripartire i Comuni, con una strategia più radicata in ambito locale. “La fase due è alle porte, e per i primi cittadini l’urgenza è riuscire a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l’altro uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi”.

Leggi anche -> Coronavirus, esperti pronti con piano da 5 punti per riapertura dell’Italia

Leggi anche -> Coronavirus, Dombrovskis: “Per ripartire necessari 1500 miliardi”

I cantieri sono al centro delle richieste dei sindaci – meteoweek.com

Dunque, l’appello firmato dai sindaci prevede la presentazione di un fondo speciale da almeno 5 miliardi di euro, oltre a un fondo straordinario per i Comuni a vocazione turistica. A questo si aggiunga anche la richiesta di ridurre il fondo di svalutazione del credito, per una percentuale di almeno il 30%. Inoltre i primi cittadini chiedono la possibilità di utilizzare l’avanzo di bilancio vincolato e di farsi promotori presso la Bei e la Cassa Depositi e Prestiti per la sospensione delle rate dei mutui per il 2020. Queste e molte altre proposte sono inserite nella nota che porta la firma dei 500 sindaci.

I Comuni chiedono anche di poter contrarre mutui, anche con la possibilità di aumentare la loro capacità di indebitamento. Ciò avviene allo scopo di attivare e mantenere servizi legati all’emergenza Coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali. Le richieste dei sindaci riguardano anche la possibilità di effettuare trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni dietro idonee garanzie. Inoltre, come scritto prima, i sindaci richiedono poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza per velocizzare le opere più importanti. Infine si chiede di far ripartire i cantieri attraverso uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi.

Gestione cookie